BCE: taglio dei tassi?

 La Banca centrale europea annuncerà oggi se ci sarà un nuovo taglio dei tassi d’interesse. La conferenza stampa sulle politica monetaria da adottare nell’Eurozona, sarà trasmessa in streaming da molti siti a partire dalle ore 14.30.

L’appuntamento del giorno è dunque il Consiglio Direttivo della BCE presieduto da Mario Draghi in qualità di presidente e da Victor Constancio, il suo vice. Se la BCE decidesse per un nuovo taglio dei tassi d’interesse, cosa accadrebbe alla coppia EUR/USD?

La posizione degli analisti è controversa. Ci sono molti esperti del settore che sono convinti che il taglio dei tassi ci sarà con il passaggio da quota 0,75% a quota 0,50%. La scelta della BCE della riduzione degli stessi di 25 punti base, infatti, sarebbe vincolata ad una serie di informazioni sulla condizione finanziaria ed economica dell’UE: la Spagna potrebbe chiedere degli aiuti, l’inflazioneè calata ma c’è anche da valutare la situazione di crisi della Germania.

Tutto plausibile ma la maggioranza degli analisti ritiene che la BCE non taglierà i tassi lasciandoli invariati allo 0,75%. Il tasso di riferimento sarà invariato, fisso allo 0,75%, almeno fino alla fine dell’anno. La BCE infatti, deve capire meglio come si evolverà la condizione della Spagna, se Madrid chiederà aiuto o meno e a quali condizioni, e soprattutto la condizione della Grecia.

Contrazione del reddito delle famiglie italiane

 A mettere in evidenza la situazione critica delle famiglie italiane è uno studio condotto dal Centro Europa Ricerche (Cer) in convenzione con l’Ires Cgil, nel quale è stato analizzato l’andamento del reddito disponibile per le famiglie nel periodo compreso tra il 2008 e il 2014.

Il 2008 è l’anno incriminato, quello in cui è iniziata la contrazione economia che, secondo lo studio, in questo 2012 raggiungerà il suo tetto massimo: gli analisti hanno stimato un -4,3%, quasi il doppio del dato riferito al 2009, anno che, fino ad ora, è stato considerato come quello più difficile di tutti.

Secondo Danilo Barbi, segretario confederale della CGIL, non si può più parlare di semplice recessione, ma, dati alla mano, il termine adatto a questa situazione è depressione economica, con scenari che possono essere paragonati a quelli del dopoguerra.

La contrazione del reddito ammonta a quasi 90 miliardi di euro. E le decisioni che l’esecutivo sta prendendo non potranno che portare ad un peggioramento ulteriore delle stime.

I dati dello studio descrivono la violenta emergenza dei redditi che incide radicalmente sulla crescita e sull’occupazione. Il tutto infatti si registra in un Paese come il nostro in cui l’80% del Pil e’ fatto dalla domanda interna. Le dichiarazioni del ministro Fornero sono sciagurate quanto incredibili, vista la drammatica situazione dei salari.

Questo il commento di Bardi in merito alla proposta di rinuncia all’indicizzazione degli aumenti salariali all’inflazione in via automatica.

Abbinamento: base dell’investimento

 L’investimento nel settore delle opzioni binarie è governato dall’abbinamento di coppie di variabili, in alcuni casi teoriche, in altri valoriali, per lo più strategiche.

Basta pensare che un trading di successo dipende soprattutto dalla capacità d’analisi del mercato e dall’abilità strategica nell’investimento. Un presupposto che induce i privati e i broker a proporsi sul mercato con una vasta conoscenza degli stock su cui intervenire e la conoscenza degli strumenti a disposizione.

Le strategie analizzate in precedente – la commerciale doppia e la bungee – hanno come obiettivo quello di accelerare la monetizzazione degli investimenti con acquisti diversificati, con un’operatività concreta e veloce: il trende è confermato si raddoppia l’investimento; oppure il trend è confermato, si modifica il senso dell’opzione binaria già acquistata.

La strategia dell’abbinamento è un po’ più concettuale da questo punto di vista e si basa tutta sull’attività preliminare di conoscenza e approfondimento degli stock. In particolare si fa riferimento ad una caratteristica delle opzioni binarie che partono dal confronto di due stock.

L’esempio nel mercato valutario è più facile: il trader intuisce che per una serie di concatenazioni il dollaro prenderà presto il sopravvento sull’euro. La prima cosa che fa è acquistare più opzioni put sul dollaro (strategia commerciale doppia), oppure portare in the monety le opzioni at the money sul dollaro (strategia bungee). La terza possibilità è diversificare l’acquisto con le opzioni binarie down sull’euro (strategia dell’abbinamento).

 

 

Strategie utili: Bungee con le opzioni binarie

 Il nome corretto di questa strategia usata da chi investe nelle opzioni binarie è “strategia Bungee Option Trading” e comporta come al solito l’abbinamento di due comportamenti d’investimento.

Un’intuizione abbastanza semplice è stata formalizzata nella “strategia commerciale doppia” che abbiamo illustrato e che riassumiamo brevemente: se s’intuisce che il trend individuato sarà confermato in un certo periodo, si deve almeno raddoppiare la quantità di opzioni binarie vincenti in proprio possesso.

L’obiettivo di chi investe in opzioni binarie, come in generale quello di chi investe in borsa, è massimizzare i profitti e ridurre al minimo le perdite di capitale. Una strategia studiata a tavolino può essere molto d’aiuto.

La teoria del Bungee è quella della combinazione di due tipologie d’investimento e la trasformazione di alcune opzioni binarie semplici in opzioni binarie vincenti. Cerchiamo di essere più pratici.

Una volta acquitate delle opzioni binarie At the money, vanno inserite nella corrente In the money pre reidurre le perdite. Questo tipo di strategia però, si attua soltanto nel caso in cui il prezzo di uno stock sia fermo tra i valori di riferimento delle due opzioni binarie citate.

Combinando l’acquisto di opzioni call e put sullo stesso stock in una doppia posizione, non si resta mai delusi.

Economia tedesca: gli effetti della crisi

 I dati dell’economia tedesca parlano chiaro: la crisi potrebbe arrivare anche in Germania, anzi, stando alle ultime analisi sui dati economici di settembre, la crisi ha già iniziato a farsi sentire, come già preannunciato da Mario Draghi.

Un duro colpo per la cancelliera Angela Merkel, che fino ad ora si è sentita al riparo dagli effetti devastanti che la crisi ha avuto sull’Europa. Ma in un sistema unificato, con una moneta unica, e con un’economia aperta come quella che si ha in Germania, il contraccolpo doveva prima o poi arrivare.

Ed è stato il mese di settembre a mettere in evidenza questa situazione: la produzione dell’industria è scesa dell’1,8% e le esportazioni hanno subito una contrazione del 2,5% rispetto al mese precedente. Sono proprio le esportazioni il punto fermo dell’economia tedesca, e neanche gli analisti si aspettavano questi dati – le previsioni si erano attestate su 1,5% – che rappresentano la contrazione più forte  dal dicembre dello scorso anno.

In calo anche le importazioni, anche se in maniera minore -1,6% rispetto a settembre. Anche in questo caso però si tratta si dati che vanno ben oltre quelli preventivati (0,1%).

A conti fatti, il 2012 si potrebbe concludere per la Germania con un aumento del PIL di solo 0,8 percentuali, una percentuale nettamente inferiore rispetto a quella del 2011.

 

 

Strategie utili: la commerciale doppia

 Chi investe in opzioni binarie è ossessionato dalla conoscenza del mercato, dall’andamento degli stock, dall’approfondimento dei trend. La conoscenza, infatti, è uno degli strumenti più utili in questo particolare settore del trading online.

Eppure conoscere quel che succede sul mercato, al grano, al petrolio, ad una moneta, non è sufficiente per fare acquisti che comportano una monetizzazione soddisfacente dell’investimento prefissato. Quel che manca, infatti, è la strategia. Per operare con le opzioni binarie, gli analisti ne suggeriscono molte. Oggi vogliamo approfondire la strategia commerciale doppia.

La premessa è di tipo temporale: chi fa trading online deve essere svelto nell’intuizione del trend e deve rendere immediatamente operativo il proprio investimento. In questo è fondamentale la scelta di un broker che fornisca assistenza 24 ore su 24 e traduzione immediata degli ordini d’acquisto.

Per quanto riguarda la strategia, come spiega bene il nome, consiste nel raddoppiare l’investimento di fronte ad un trend che sta per consolidarsi. Facciamo un esempio un po’ più pratico. Se pensate che la quotazione del grano sia in salita per via delle anticipazioni del documento sulla produzione di grano in America e per questo, dopo il lancio d’agenzia avete acquistato già opzioni binarie put sul grano, se il trend vi dà ragione, dovete insistere subito nell’acquisto, raddoppiando le opzioni binarie vincenti nel vostro portafoglio.

Grecia, approvato il pacchetto Austerity

La Grecia ha approvato le richieste dell’Europa fondamentali al fine di sbloccare i prestiti internazionali. Si tratta pertanto di un passo fondamentale per tentare di salvare l’economia e rimanere attaccati al treno dell’Unione Europea. Il pacchetto sull’Austerity è passato con il beneplacito dei socialisti e dei conservatori. Una doppia benedizione. Ora i tagli sono decisi e saranno di circa 15 miliardi di euro.

Nella notte, dopo l’approvazione della manovra, ad Atene in piazza è scoppiata una dura rivolta nei confronti del Governo Samaras. La gente non gradisce i tagli e la scelta di accettare le condizioni dell’UE. Ma per il Governo, evidentemente, è troppo importante, in questo momento, rimanere all’interno dell’Eurozona.

Centomila in rivolta: Nelle piazze si è dunque scatenata una vera e propria guerriglia urbana a base di lacrimogeni, molotov e cannoni ad acqua. La polizia ha caricato sui ribelli, faticando a contenere la rabbia di quanti hanno protestato. Il tutto è avvenuto in Piazza Syntagma, nel centro di Atene, dove centomila greci hanno manifestato il proprio dissenso con vigore sotto una pioggia battente. Non poteva essere altrimenti, dal momento che il loro è un Paese in ginocchio e nessuno riesce più ad andare avanti dignitosamente. Prosegue intanto lo sciopero generale, che da due giorni ha letteralmente bloccato le città.

Il presente della Grecia, dunque, si chiama Austerity. I prestiti possono ora essere elargiti come promesso dalla troika (triumvirato formato da Ue-Bce-Fmi). Gli aiuti riguardano una tranche da 31,5 miliardi di euro.

 

Accordo raggiunto su produttività, ora il confronto con i sindacati

 E’ arrivato ieri in tarda serata l’accordo sulla produttività per il rilancio dell’economia italiana dopo un lungo dibattito tre le principali associazioni di imprese italiane. Al tavolo della discussione erano presenti Confindustria, Abi, Ania, Rete Imprese Italia e Alleanza delle Cooperative che hanno stilato un primo documento che appiana le divergenze dei giorni scorsi.

Il documento condiviso sarà il punto di partenza per aprire il confronto con i sindacati, incontro che Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, chiede con urgenza.

Dal canto loro i sindacati hanno già iniziato a mettere importanti paletti sulle trattative: nessun confronto sarà possibile se si mettono in discussione le attuali condizioni salariali dei lavoratori e i loro diritti. Susanna Camusso, leader della CGIL, teme che a difendere le posizioni delle aziende arrivi anche il Governo: fatto, questo, che porterebbe ad una ulteriore riduzione del potere di contrattazione dei lavoratori e delle associazioni che li rappresentano, riferendosi alle ipotesi proposte da Elsa Fornero  circa il depotenziamento degli automatismi contrattuali e la rinuncia all’indicizzazione automatica dei salari all’aumento dei prezzi.

Sulla stessa linea della Fornero anche Corrado Passera, Ministro dello Sviluppo, che ribadisce:

Gli automatismi salariali che non tengono conto delle differenze di settore e di azienda, non sono utili per rendere più competitivo il Paese.

 

Obama, l’euforia è già finita. Fitch e Moody’s incalza sul ‘Fiscal Cliff’

A distanza di poco più di 24 ore dal successo della rielezione di Barack Obama, accolto in modo favorevole in molte parti del mondo, la sbornia, i caroselli e le feste sono già finiti. Il Presidente deve mettersi subito a lavoro perché le notizie economiche delle ultime ore provocano ansia, preoccupano e angosciano intere Nazioni.

Così, l’America si risveglia dal sogno di Obama, dal “Yes we can” trasformato in “Il meglio deve ancora venire”. Come? In maniera brusca.  Le agenzie di rating Fitch e Moody’s non hanno perso tempo per mettere il dito nella piaga. Il Presidente, dunque, deve abbandonare quanto prima champagne e tartine. Le due agenzie avvertono l’uomo della stanza ovale sull’incalzare di un problema chiamato Fiscal cliff. Due parole che potremmo tradurre con i sostantivi precipizio e burrone. Con un debito pubblico spaventoso fatto di numeri difficili da leggere tutti insieme (16.190.979.268.766,67 $) non c’è tempo da perdere.

Fitch e Moody’s sono chiare, bisogna risolvere rapidamente la questione del “Fiscal cliff” e del debito pubblico. Se ciò non dovesse avvenire in tempi rapidi, nel 2013 gli Stati Uniti rischiano di ricevere un downgrade.

L’era di Barack Obama secondo inizia in salita con una sfida da vincere assolutamente. Il Presidente deve considerare inoltre il fatto che Senato e Camera sono spaccati, con il primo in mano ai democratici e la seconda a favore dei repubblicani.

Quali sono, dunque, gli effetti che spaventano la Casa Bianca? Tripla A a rischio e diminuzione del Pil 

 

Gli errori da evitare nell’F24

 Il modello F24 è uno strumento di pagamento delle imposte famigliare ai contribuenti che hanno la partita Iva ma deve essere conosciuto da ogni cittadino che voglia avere in regola il rapporto con l’Erario.

L’Agenzia delle Entrate propone un’interessante scheda riepilogativa degli elementi principali dell’F24 che abbiamo provato a semplificare, approfondendo anche il momento della compilazione del documento.

Adesso proviamo ad indicare gli errori più frequenti che il contribuente deve sforzarsi di evitare. Un’analisi degli F24 trasmessi all’Agenzia delle Entrate, ha dimostrato che gli errori più comuni sono quelli relativi alla specificazione del codice tributo, all’indicazione del periodo di riferimento, alla trascrizione del codice fiscale.

Gli altri errori, anche se commessi nelle sezioni Erario e Regioni possono essere rettificati con unan specifica richiesta agli Uffici dell’Agenzia delle Entrate che però illustra due modalità di regolarizzazione delle violazioni: quella per omessa presentazione del modello F24 con saldo zero e quella per omesso o parziale pagamento dei tributi.

Nel primo caso occorre presentare il modello F24, versare una sazione ridotta pari a 6 euro se il ritardo non è superiore a 5 giorni lavorativi ed è pari a 19 euro se il modello è presentato entro un anno.

Nel caso di omesso o parziale pagamento dei contributi, è ncessario calcolare la sanzione che è pari al 30% ma è ridotta al 3% se si paga entro i 30 giorni dalla scadenza ed è pari al 3,75% se il pagamento è presentato entro l’anno in cui è commessa la violazione.