Il Parlamento Europeo ha approvato, a larghissima maggioranza, in via definitiva il meccanismo unico di risoluzione bancaria che rappresenta il secondo “pilastro” dellโUnione bancaria.
Questa rappresenterร una garanzia per i contribuenti europei, che non dovranno piรน sostenere i costi di probabili future crisi bancarie: a pagare saranno le banche, i cui contributi โ obbligatori โ alimenteranno il fondo. Se ย una banca dovesse arrivare al fallimento, le perdite si riverseranno su azionisti e creditori e, in ultima istanza, sui correntisti con depositi superiori ai 100mila euro.
>ย Parlamento europeo mette un tetto alle tariffe interbancarie
Le risorse per il meccanismo unico saranno di 55 miliardi di euro, ma per raggiungerli serviranno otto anni. Il primo fondamento sarร istituito dalla messa in comune dei fondi programmati dagli Stati membri. Nel primo anno di operativitร , il 40% di tali somme sarร messo in comune. La percentuale aumenterร poi al 60% dopo due anni e al 70% dopo tre. Alcuni Paesi avevano chiesto che, nel frattempo, fosse istituito un “paracadute” di emergenza, ma la proposta, ostacolata dalla Germania, รจ stata bocciata. I voti a favore, a Bruxelles, sono stati 570, i no 88, gli astenuti 13. La presidenza greca ha annunciato che il fondo costituito grazie allโaccordo intergovernativo sarร “operativo dal gennaio 2016”.
> ย Carte di credito, Parlamento Europeo approva tetto massimo delle commissioni
A far decollare il procedimento sarร la Banca centrale europea, ma la gestione della crisi e la decisione sul sistema di coinvolgimento del fondo saranno assegnate a un comitato unico formato da rappresentanti della Bce, della Commissione europea e delle autoritร nazionali competenti, quelle del Paese in cui si trovano la sede centrale e le succursali della banca.