Pensioni, come funziona la “staffetta generazionale”

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 «Un grande progetto di staffetta generazionale con un processo di riduzione non traumatica dei dirigenti e dei dipendenti vicini alla pensione per favorire l’ingresso di giovani – ha ribadito il ministro per la Semplificazione e la PA, Maria Anna Madia, in audizione alla commissione Affari costituzionali alla Camera – Se non si fa, non ci può essere rinnovamento dell’amministrazione, ma solo agonia».

Secondo Madia: la “staffetta” non mette in discussione la riforma delle pensioni. «L’operazione della staffetta generazionale nella Pa non vuole mettere in discussione gli equilibri realizzati con la riforma della previdenza attuata nel dicembre 2011. Garantirebbe da un lato una forte iniezione di indispensabile rinnovamento, dall’altro un risparmio complessivo per le casse dello Stato, dato dalla differenza tra gli stipendi attualmente pagati e quelli dei neo assunti, al netto della spesa per le pensioni erogate in anticipo».

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«Non serve il blocco del turn over». «Io credo, noi crediamo, che l’amministrazione non può permettersi, e nemmeno serve, il blocco del turn over – ha precisato Madia – Invece è necessario fare scelte consapevoli per operare un rinnovamento anche con competenze fresche».

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«Pronta a confronto innovativo con le parti sociali». «Sono pronta a un confronto innovativo di idee con le parti sociali, che ho già iniziato a incontrare» Ha sottolineato Madia. «80 euro in più sono un rinnovo di contratto». «Gli 80 euro in più in busta paga significano di fatto, per il pubblico impiego, l’equivalente di un rinnovo contrattuale che altrimenti non sarebbe stato possibile» ha tenuto a precisare il ministro Madia.

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