Per la Cgia di Mestre il taglio dell’Irpef vale 500 euro di carico fiscale in meno

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 Il Consiglio dei Ministri ha trovato le coperture nel Documento di economia e finanza (Def) per garantire il rispetto della proposta di aumento di 80 euro nette in busta paga per i lavoratori con reddito minore a 1.500 euro al mese. L’aumento i basa sulle maggiori detrazioni Irpef che rientrano nel taglio del cuneo fiscale.

L’operazione del governo Renzi ha portato a ristabilire la pressione fiscale. La Cgia di Mestre ha calcolato che per i redditi da lavoro dipendente minori di 50 mila euro lordi l’anno, questi 80 euro in più, e cioè l’incremento delle detrazioni Irpef, consentirà di abbassare il carico fiscale, in riferimento allo scorso anno, di 1000 euro per le famiglie bireddito e di 500 euro per le famiglie monoreddito. Il calcolo della Cgia di Mestre si basa quindi sul confronto del carico fiscale delle due tipologie di famiglie relativo a quest’anno e l’anno scorso.

 

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Da più parti si temeva che il governa non fosse in grado di rispettare il suo impegno per problemi di copertura economica. Ora la copertura è stata trovata e quindi dalla fine di maggio l’aumento degli stipendi per i lavoratori dipendenti del settore sia pubblico sia privato è sicuro. I sindacati hanno espresso soddisfazione, ma temono che si tratti di un aumento circoscritto e non di una procedura stabile. Il segretario della Cisl Bonanni si espresso proprio in questi termini, affermando che questa quattordicesima per i lavoratori italiani deve essere strutturale e non periodica. Dalla Cisl è arrivata approvazione per l’impegno mantenuto dal governo Renzi dopo la promessa del mese scorso.

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