Per le auto aziendali doppio giro di vite

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 La riduzione delle agevolazione e la scadenza di alcuni “‘privilegi” ha gettato nel panico l’America alla fine dell’anno scorso tanto che il presidente Obama, al suo secondo mandato, ha dovuto subito affrontare la questione del fiscal cliff e, per il momento, tante agevolazioni sono state confermate per dare il tempo a tutti di assorbire il prossimo new deal fiscale.

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In Italia non è stato altrettanto drammatico, ma il giro di vite del fisco ha mietuto qualche vittima. Per esempio, dall’inizio del 2013, è stata modificata tutta la normativa sulla deducibilità dei costi delle auto aziendali, o delle auto usate dai professionisti.

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Il primo giro di vite è arrivato con la legge Fornero 92/2012 (articolo 4 comma 72), poi c’è stata una conferma e un altro giro di vite con la legge di Stabilità 2013. Le due normative, però, non essendo perfettamente congruenti, hanno generato dei problemi interpretativi  e così è stata l’Agenzia delle Entrate a prendere il toro per le Corna.

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La circolare 1/2013 parla proprio di questo argomento e spiega che resta invariata la deducibilità integrale soltanto per i veicoli adibiti ad uso pubblico, per esempio i taxi e per quelli che sono usati soltanto come beni strumentali nell’attività dell’impresa, quindi ad esempio le auto a noleggio.

 

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