Pos professionisti, quali sono i costi da sostenere

Home > Impresa > Pos professionisti, quali sono i costi da sostenere

 In materia fiscale, a destare molto scompiglio è il costo legato all’installazione e all’utilizzo dei Pos per i pagamenti elettronici.

Il controverso provvedimento sull’immissione dei costi rappresenterà il fulcro della riunione del tavolo che il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha convocato per mercoledì 16 luglio dove prenderanno parte il Ministero dell’Economia, la Banca d’Italia e il Consorzio Bancomat.

Pos professionisti, quali categorie lo devono attivare entro il 30 giugno

In tale circostanza verrà fatto il punto sulla grandezza dei costi e delle commissioni sulle transazioni che commercianti, artigiani e professionisti dovrebbero sostenere per l’utilizzo dei Pos, specialmente dopo le modifiche in materia di pagamenti elettronici in vigore dallo scorso primo luglio (che prevedono l’obbligo di accettare pagamenti attraverso carte di debito/Bancomat per importi superiori ai 30 euro).

Già nella circostanza delle vicine assemblee di Confcommercio e di Confesercenti, il Ministro Guidi si era impegnata ad intraprendere un tavolo di confronto con tutti gli operatori implicati con l’idea – come spiega il Ministero in una nota – di rendere meno pesanti i pagamenti con Pos.

Quella del 16 sarà un prima riunione, a cui ne seguiranno altre, indirizzata a fare il punto della situazione e ad identificare le migliori tecniche per una più estesa diffusione dei pagamenti elettronici, ramo su cui l’Italia è in grande ritardo, valutandone costi e benefici per tutte le categorie coinvolte.

Ma al momento le casse statali dell’Inps languono. Il rapporto tra spesa nelle pensioni e Pil è andata al di sopra del 16% nel 2013 (contro il 14% dei livelli pre crisi). Su 10 miliardi di rosso pesa in maniera notevole l’Inpdap.

 

Lascia un commento