Pressione fiscale e debito fiscale: cosa cambia?

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 In Italia esiste un Fondo dove si accumula denaro da usare per ridurre la pressione fiscale sui contribuenti. Questo fondo è alimentato di volta in volta da una serie di manovre. Secondo le premesse alla Legge di Stabilità, il fondo in questione doveva nutrirsi dei risparmi di spesa per interessi sui titoli pubblici.

Poi si disse che il fondo doveva essere alimentato dal recupero dei contributi non precedentemente versati. L’ultima notizia legata all’approvazione della Legge di Stabilità, dice che i soldi del fondo daranno attinti dalle risorse che derivano dall’evasione fiscale e dalla riduzione delle spese fiscali.

Collaborando con il fisco nella lotta all’evasione, dunque, si ottiene sul lungo periodo uno sconto sulle tasse con il conseguente allentamento della pressione fiscale. Per questo dal 2013 il Documento di economia e finanza conterrà la valutazione delle entrate che derivano dal contrasto dell’evasione fiscale.

I soldi di questa attività che andranno a finire nel fondo saranno al netto delle spese utili a mantenere l’equilibrio di bilancio o a ridurre il rapporto tra debito e PIL.

Per alleggerire, inoltre, le attività dell’Erario ci sarà un azzeramento dei vecchi debiti con il fisco e si potrà ottenere l’annullamento delle cartelle “pazze” in modo più semplice: entro 90 giorni dalla notifica il contribuente deve presentare una dichiarazione in cui prova che gli atti emessi dal creditore sono invalidi e se l’amministrazione non risponde in 220 giorni le cartelle sono annullate di diritto.

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