Famiglie italiane, scende il debito

Le famiglie italiane hanno un debito per un importo medio pari a 19.108 euro. Nel complesso i “passivi” accumulati con le banche e gli istituti creditizi si aggirano intorno ai 494 miliardi di euro.

Come favorire la crescita in Italia, la proposta di Padoan

 italiaNon c’è crescita, la produzione industriale è precipitata e la disoccupazione giovanile è a valori spaventosi: sebbene tutto questo Renzi e il ministro al Tesoro Padoan proseguono nel negare che ci sia necessità di una manovra correttiva, come al contrario gli analisti hanno fatto intendere.

Citigroup dovrà pagare una multa salata per la crisi dei mutui

 Si è vicini all’accordo tra il dipartimento di Giustizia americano e Citigroup che costringerà la banca a pagare circa 7 miliardi di dollari per archiviare le accuse legate alla supposta vendita di mutui in cattive condizioni prima della crisi finanziaria.

Migliorano i bilanci di Tiscali

 Il Consiglio di Amministrazione di Tiscali del 13 giugno 2014 ha approvato il Bilancio 2013 che si è chiuso con ricavi consolidati da 223,4 milioni di euro (-4,5%) e con un Risultato Operativo Lordo – prima degli accantonamenti a fondi rischi, svalutazioni e ammortamenti – di 67,1 milioni, in marginale calo sui 70,6 milioni del 2012.

La Svezia potrebbe essere la nuova Grecia

 Una nuova forte minaccia per l’Europa è rappresentata  dalla Svezia, stando a quanto affermato dal Fondo Monetario Internazionale, preoccupato per il rialzo immenso del debito delle famiglie e gli alti prezzi degli immobili.

Ok dalla Commissione Europea su pareggio bilancio Italia

 Nell’ambito della revisione periodica dei programmi economici dei paesi membri dell’Eurozona, la Commissione europea ha rivolto raccomandazioni a 26 Paesi dell’Unione (esclusi Cipro e Grecia che stanno attuando programmi di aggiustamento economico) tra i quali l’Italia che si è posta l’obiettivo di un pareggio di bilancio strutturale entro il 2016.

Il disavanzo strutturale in Italia è ancora molto elevato

 L’ Italia è stata promossa in merito alla crescita e al deficit nominale ma è stata bocciata per il disavanzo strutturale, tra i principi del patto di stabilità con il parametro sul debito su cui continua ad essere inadempiente.