Quali novità per il pubblico impiego nella legge di Stabilità

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 Nella nuova Legge di Stabilità, appena approvata con mozione di fiducia , dopo un lungo travaglio e la bocciatura da parte della Commissione Europea sono state inserite nel suo interno novità anche per quel che riguarda il pubblico impiego e gli impiegati statali. Con la nuova Legge di Stabilità è, infatti, stato convalidato in extremis il blocco della contrattazione per tutto il 2014 con estensione alle amministrazioni dell’elenco Istat, quindi anche a diverse società in house ed enti, e lo stop al turn over, che prevederà assunzioni al 40% dei ritiri per l’anno 2015, al 60% per l’anno 2016, all’ 80% per l’anno 2017.

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Stando al testo approvato in commissione, in merito al cuneo fiscale, è prevista una detrazione massima di 225 euro per i redditi tra i 15mila e i 18mila euro, e benefici a degradare fino ai 32mila euro di reddito, e non 55mila come inizialmente annunciato dal governo.
La riduzione sarà a cadenza mensile e non con un ‘bonus’ una volta l’anno. Il taglio al cuneo fiscale è rivolto ai redditi inferiori ai 35mila euro lordi, quindi chi rientra nella fascia tra i 15mila e i 18mila euro potrà avere uno sgravio medio di 225 euro annui.

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Stando ad una simulazione effettuata dall’Ufficio studi Cna- Politiche fiscali, chi aveva un guadagno fino a 15mila euro annui con la proposta governativa originale poteva detrarre 1.338 euro, oggi la detrazione sale fino 1.570 euro. Quindi sono 232 euro annui in più che finiscono direttamente sulla busta paga del lavoratore.

 

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