Quali novità per il pubblico impiego nella legge di Stabilità

 Nella nuova Legge di Stabilità, appena approvata con mozione di fiducia , dopo un lungo travaglio e la bocciatura da parte della Commissione Europea sono state inserite nel suo interno novità anche per quel che riguarda il pubblico impiego e gli impiegati statali. Con la nuova Legge di Stabilità è, infatti, stato convalidato in extremis il blocco della contrattazione per tutto il 2014 con estensione alle amministrazioni dell’elenco Istat, quindi anche a diverse società in house ed enti, e lo stop al turn over, che prevederà assunzioni al 40% dei ritiri per l’anno 2015, al 60% per l’anno 2016, all’ 80% per l’anno 2017.

Impiegati Pubblici a rischio con i tagli alle spese pubbliche

 La Legge di Stabilità prevede anche un forte ridimensionamento della spesa pubblica la cosiddetta Spending Review, che potrebbe mettere in difficoltà soprattutto per i dipendenti pubblici e statali che potrebbero ricevere cattive notizie come licenziamenti, mobilità e turn over. E in parte per il prossimo anno è stato già deciso il blocco del contratto e dello stipendio.

Provincie a rischio, emendamento al decreto legge

 Le provincie potrebbero essere a rischio, secondo il Ministro degli Affari Regionali Graziano Delrio che spiega i motivi dell’eventuale abolizione. naturalmente ciò ha suscitato una marea di polemiche sopratutto perchè i dipendenti statali potrebbero trovarsi in una situazione difficile e precaria. 

Abolizione provincie, a rischio i dipendenti statali

 Molte polemiche in merito ai nuovi emendamenti che riguardano l’abolizione delle Province. Lo stesso ministro degli Affari Regionali, Graziano Delrio, ha spiegato: “Sull’abolizione, stiamo procedendo, stiamo per affrontare la discussione nella commissione affari costituzionali della Camera.