Molte polemiche in merito ai nuovi emendamenti che riguardano lโabolizione delle Province. Lo stesso ministro degli Affari Regionali, Graziano Delrio, ha spiegato: โSullโabolizione, stiamo procedendo, stiamo per affrontare la discussione nella commissione affari costituzionali della Camera. L’idea รจ quella di ridurre le varie materie di competenza oggi assegnate alle Province. E, parallelamente al testo in esame alla Camera, ci sarร un disegno di legge per una modifica costituzionale che verrร presentato entro l’annoโ.
Ha poi aggiunto: โA maggio non si voterร piรน per le Province perchรจ nel frattempo saranno diventate enti di secondo grado. Non verranno cioรจ eletti dai cittadini e non ci sarร bisogno di votare per le Provinceโ. Quindi in riferimento a quanto detto dal ministro, faranno parte delle Province โi sindaci dei Comuni del territorio, che tutti assieme formeranno un’assemblea in seno alla quale verrร scelto il nuovo presidente a costo zero.
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Saranno cioรจ i sindaci a scegliere il presidente, non piรน i cittadini. Si tratta di una riforma molto importanteโ, ย per quel che riguarda invece le grandi cittร , โArriveranno dal primo di gennaio. Nelle aree metropolitane le Provincie saranno assorbite dalla Cittร metropolitane via via che andranno a costituirsi e insediarsiโ.
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Ma se il decreto legge sull’abolizione delle Province dovesse passare, si tratterebbe di circa 56mila lavoratori degli enti provinciali a rischio. Il ministro Delrio ha rassicurato i dipendenti, dichiarando che nel disegno di legge i lavoratori non corrono il rischio di trovarsi disoccupati in conseguenza del riassetto istituzionale.