Quanto la pressione fiscale ha ridotto i redditi degli italiani dal 2007 ad oggi

Home > News > Italia > Quanto la pressione fiscale ha ridotto i redditi degli italiani dal 2007 ad oggi

 Una recente indagine della Cisl ha fatto luce su quanto il peso del Fisco italiano abbia inciso sui redditi dei cittadini dall’inizio della crisi economica, dal lontano 2007 ad oggi. I dati riportati da questa ricerca, come era da aspettarsi, non lasciano spazio all’immaginazione. 

Più detrazioni sul cuneo fiscale attraverso la Legge di Stabilità

Secondo la Cisl, infatti, i redditi degli italiani tra il 2007 e il 2012 hanno perso di media il 6 per cento, una percentuale pari a circa 1000 euro. Tale fenomeno è stato indotto dall’aumento progressivo della pressione fiscale, attraverso la diminuzione dei salari, l’aumento delle aliquote e l’aumento dell’inflazione.

L’inflazione sale allo 0,8% ad ottobre 2013

Questo progressivo impoverimento ha riguardato i redditi compresi tra i 12 mila euro e i 55 mila euro, ovvero, a conti fatti, la maggior parte degli italiani. I redditi della cosiddetta no tax area, quelli sotto i 12 mila euro e quelli superiori ai 55 mila, invece sono stati solo marginalmente sfiorati da questo fenomeno.

Sempre da indagini statistiche risulta però anche che tra il 2011 e il 2012 sono saliti i redditi degli italiani, ma l’aumento delle tasse, che hanno subito, rispetto al 2012, un incremento del 31,2 per cento ha ridotto o meglio annullato i benefici acquisiti.

Tra il 2007 ed oggi il reddito medio complessivo è aumentato dell’1,6 per cento, ma la contemporanea riduzione delle detrazioni, unito all’aumento delle imposte, ha portato ad una eliminazione dei possibili benefici. Sono state soprattutto le addizionali regionali e comunali ad erodere i redditi dei cittadini italiani e a rendere praticamente nullo il loro aumento.

La classifica delle tasse che maggiormente incidono sui redditi è quindi costituita da Irpef, Iva, Imu. 

Lascia un commento