Quota 96, la Ragioneria di Stato, raffredda i propositi di riforma

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 Nuova frenata per i pensionandi di Quota 96: a bloccare gli entusiasmi i tecnici del servizio bilancio della Camera che hanno mostrato forti incertezza sulle risorse disponibili per due misure fondamentali contenute nella riforma della P.A. e che riguardano le pensioni, quindi la probabilità di pensionamento entro agosto per i Quota 96 della scuola, e quella di uscita anticipata dal lavoro senza penalizzazioni per i dipendenti pubblici.

Per i Quota 96 della scuola, i tecnici ritengono complesso il raggiungimento delle 4mila persone indicato, tenuto conto che la “platea salvaguardata, ampiamente inferiore a quella dei potenziali beneficiari”. I dati ufficializzati dall’Inps, infatti, dicono che la platea degli interessati arrivava a circa 9mila persone, per cui è abbastanza elevato il rischio di potenziali contenziosi che sarebbe meglio evitare. E se realmente le persone da mandare in pensione fossero più di quelle 4mila individuate, le coperture, pur disponibili, salterebbero in ogni caso.

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Il presidente della Commissione Lavoro, Cesare Damiano, pur confermando l’ urgenza di chiudere questa partita sui Quota 96, si dice preoccupato, ma, nonostante il timore di una nuova bocciatura da parte della Ragioneria dello Stato e del ministro dell’Economia Padoan, il presidente della Commissione Bilancio, Francesco Boccia, su Twitter ha confermato che le coperture per mandare in pensione i 4mila di Quota 96 della scuola ci sono e non c’è da preoccuparsi, ma molti aspettano che l’on Ghizzoni, che da un po’ di giorni ormai è in silenzio, come avvalora tra l’altro ‘il nulla’ sul gruppo dei Quota 96 di Facebook, dove è solito rendere dichiarazioni di chiarimento e informazione, torni a farsi sentire per chiarire la situazione.

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