Le regole della Consob per il crowfunding: come si investe e quali sono le garanzie

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 Grazie al crowfunding voluto dal governo Mondi per le start up innovative e appena regolamentato dalla Consob, i privati cittadini potranno decidere di investire i loro soldi a favore di imprenditori alle prese con la creazione di una nuova azienda.

 Il crowfunding cerca una disciplina

La regolamentazione della Consob prevede dei precisi requisiti ai gestori dei portali per il crowfunding che mirano alla tutela delle imprese e, soprattutto, dell’investitore.

Infatti, a chiunque decida di investire in una start up attraverso un portale di crowfunding, i gestori hanno l’obbligo di:

– sottoporre l’investitore privato ad un questionario per testare la consapevolezza dei rischi e dei benefici dell’operazione che sta per effettuare, in caso di versamenti fino a 500 euro;

– per investimenti superiori ai 500 euro, il gestore, con l’aiuto di una banca o di una sim, deve fare un profilo cliente e valutare se l’investimento è adatto o meno. Solo a questo punto l’investitore potrà decidere cosa fare.

► Le regole della Consob per il crowfunding: cosa è e le regole di condotta

Inoltre, la regolamentazione per il crowfunding delle start up innovative prevede un stretto controllo della Consob dei portali di investimento e dei loro gestori che, in caso di violazioni delle norme, potranno essere passibili di:

– sospensione delle attività per 90 giorni

– ulteriore sospensione da uno a quattro mesi;

– radiazione dal registro (nei casi previsti);

– sanzioni pecuniarie .

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