Rientro dei capitali: per riportarli in Italia ci sarà un mese in più

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Più tempo per concludere la prassi del rientro dei capitali e riportarli in Italia. La scadenza per aderire alla voluntary disclosure era prevista per il 30 settembre. Tuttavia, le difficoltà nel raccogliere i documenti e le incertezze di alcuni passaggi normativi hanno spinto gli operatori a chiedere un allungamento dei tempi.

Il governo prima si era mostrato inamovibile, per poi tornare sui propri passi. L’Agenzia delle Entrate ha concesso altri 30 giorni per presentare tutta la documentazione. A pochi giorni dalla chiusura erano oltre 14mila le richieste di adesione con un imponibile stimato intorno ai 3,2 miliardi di euro.

Ci sarà, dunque, più tempo per trasmettere la documentazione. Considerate le recenti novità introdotte dall’articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 5 agosto 2015 n. 128, l’Agenzia tiene conto delle difficoltà che i contribuenti potrebbero incontrare nel reperire la documentazione e le informazioni relative ad annualità per le quali è scaduto il termine per l’accertamento, che, ai fini della causa di non punibilità prevista dalla procedura di collaborazione volontaria, possono essere considerate oggetto della procedura di collaborazione volontaria.

La trasmissione della relazione di accompagnamento all’istanza di accesso alla procedura e della relativa documentazione a supporto può essere effettuata fino a 30 giorni dalla data di presentazione della prima o unica istanza. Anche coloro che presenteranno l’istanza a ridosso della scadenza potranno quindi avvalersi di 30 giorni per trasmettere la relazione e l’intera documentazione.

Gli imponibili, le imposte e le ritenute correlati alle attività dichiarate nell’ambito della procedura di collaborazione volontaria per i quali è scaduto il termine per l’accertamento devono essere evidenziati nella relazione e nella documentazione, per potersi considerare oggetto della procedura ai fini della causa di non punibilità.

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