Il sindacato dell’Inps si รจ espresso sullaย riforma della legge Fornero relativa alleย pensioni. Il presidente dell’istituto di previdenza, Tito Boeri, ne ha parlato durante un’audizione alla Camera affermando che laย scelta di garantire maggiore flessibilitร in uscita ai lavoratori ha numeroseย ragioni di supporto, giustificazioni.
Quali? Boeri ha spiegato che la prima concerneย la rigiditร che oggi si impone ai lavoratori del sistema retributivo e del sistema misto. Rigiditร che appare in contraddizione con il trattamento che verrร riservato ai lavoratori del sistema contributivo puro. Questi, secondo Boeri, avranno la possibilitร di avere maggiore flessibilitร , flessibilitร che nel sistema contributivo รจ sostenibile e permette una certa libertร di scelta ai lavoratori.
Anche per questo il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso chiede “un luogo in cui discutere” ma “non ci possono essere penalizzazioni per le persone”. Il presidente dell’Inps perรฒ mette in guardia dell’ipotesi di consentire il pensionamento con 35 anni di contributi una volta maturata una pensione di almeno una volta e mezzo il minimo a fronte di una penalizzazione del 2% per ogni anno di anticipo del pensionamento: “I costi di questa operazione sono ingenti. Secondo le nostre stime se dovesse essere presa in considerazione da tutti coloro che maturano i requisiti avremmo un aggravio per le casse dello stato, quindi un disavanzo annuale, fino a 8,5 miliardi”.
La cosiddetta ‘Quota 100’ per il raggiungimento della pensione dei lavoratori dipendenti “secondo le nostre stime come punto di massimo arriverebbe a costare 10,6 miliardi nel 2019”. Sarebbe “un’operazione – ha osservato Boeri – molto nello spirito del ripristino delle pensioni di anzianitร , senza le finestre, e tende ad avere costi elevati”.
Il sottosegretario all’Economia, Pierpaolo Baretta, ha comunque ribadito l’intezione del governo a “procedere ad alcuni aggiustamenti di natura previdenziale”, con un’idea di “flessibilitร in uscita che permetterร anche un recupero dell’occupazione giovanile”.