Rinnovato il contratto nazionale per gli agricoltori

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 Il contratto nazionale del lavoro per gli impiegati agricoli è stato firmato CiaColdirettiConfagricoltura,Flai-CgilFai-Cisl, l’Uila-Uil Confederdia. A darne notizia Giorgio Carra, segretario nazionale della Uila.

Nella nota rilasciata da Carra dopo la firma del contratto si legge:

In questo contesto è apprezzabile il risultato economico che prevede un aumento retributivo del 5,5% (2,6% dal 1/12/2012, 2,9% dal 1/9/2013), da calcolarsi sulle retribuzioni contrattate sia a livello nazionale che provinciale.
Ancor più significativo è il miglioramento di alcune tutele contrattuali, come la maternità obbligatoria che verrà integrata al 100% (era al 90%) e la possibilità di usufruire di periodi di aspettativa non retribuita di 6 mesi, anche nelle aziende con almeno tre impiegati (prima erano cinque).

Carra sottolinea, inoltre, che l’accordo è nato dopo una lunga trattativa con le parti coinvolte, trattativa che si è prolungata oltre i termini a causa della profonda crisi in cui versa il settore e che ha portato a diverse richieste sulle quali è stato necessario trovare un compromesso:

La situazione negativa del settore ha spinto le controparti a chiedere il ridimensionamento di alcuni istituti contrattualiRichiesta respinta, mentre sono stati ritoccati, marginalmente e solo per i nuovi assunti, i termini contrattuali previsti per il periodo di prova e di preavviso in caso di licenziamento.

Questo rinnovo si pone come un forte segnale a tutto il comparto agricolo italiano, in cui tutte le parti in causa hanno dimostrato di cercare il bene sia per i lavoratori che per le aziende, dimostrando quanto questo settore sia importante per l’economia italiana.

 

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