E’ bastata l’applicazione alla lettera delle norme europeeย ย in materia di abuso di contratti a tempo determinato per far ottenere a due precari della scuola un risarcimento di oltre 15o mila euro ciascuno.
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E’ successo aย Trapani. Il giudice che ha dato ragione ai due insegnati รจย Mauro Petrusa, che ha condannato il Ministero dell’Istruzione a risarcire i due precari, uno insegnante di Educazione Fisica e l’altro diย laboratorio di Elettronica, per 150 e 170 mila euro rispettivamente.
Il giudice ha applicato le disposizioni comunitarie in materia che impediscono la stipula di contratti sine die, ossia senza una precisa data di scadenza. La normativa europea non lascia spazio a equivoci: senzaย valide motivazioni, non รจ possibile abusare del contratto a tempo determinato. Nel caso specifico i due insegnanti hanno avuto per diversi anni un contratto come supplenti ma non sono mai stati messi a ruolo nonostante il posto che occupavano come precari fosse vacante.
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Si chiama nomina su posto vacante e in Italia sono circa 10 mila gli insegnanti che lavorano in questa condizione. Se tutti loro decidessero di fare la stessa cosa, al Ministero dell’Istruzione dovrebbero prepararsi a sborsare una somma di circaย un miliardo e mezzo di euro.