Quali soluzioni per gli esodati con il nuovo governo?

Home > Lavoro > Pensioni > Quali soluzioni per gli esodati con il nuovo governo?

 Tutti, nessuno escluso, ha lasciato in disparte l’argomento degli esodati in campagna elettorale, ogni schieramento con il suo programma. Ora le elezioni sono terminate, i risultati li sappiamo, come sappiano che non ci sarà un governo di maggioranza a prendere decisioni ma una grande coalizione, anche se restano dei grandi dubbi su quale potrà essere la sua composizione.

Gli esodati sono un esercito di quasi trecento mila persone, che sono rimaste senza lavoro e non hanno un reddito da pensione. Effetto della riforma Fornero. Ma il ministro ha messo in campo anche qualche soluzione per risolvere il problema -due decreti per le garanzie di copertura per un totale di 120 mila persona- ma ancora non sono sufficienti a garantire la tranquillità per tutti.

► Obiettivo Welfare: le proposte dei partiti in lizza per le elezioni

Ora, anche se tutti i partiti hanno messo in campo le loro soluzioni, l’esito delle elezioni è molto difficile da gestire, come lo è anche la situazione politica generale del paese, il che potrebbe portare ad un ulteriore slittamento dei provvedimenti di salvaguardia.

Nello specifico il Partito Democratico di Pierluigi Bersani ha detto, fin dall’inizio, che l’obiettivo sul welfare sarebbe stato quello di rivedere e rendere più flessibili i criteri di accesso alla pensione stabiliti con la riforma del governo uscente, portando l’età minima pensionabile tra 62 e 66 anni con un criterio di gradualità e l’abolizione degli assegni di anzianità. In pratica si necessita di una maggiore gradualità del passaggio da un sistema all’altro, soprattutto nel caso di situazioni problematiche come possono essere quelle degli esodati.

Il PDL vorrebbe fare in modo che i fondi recuperati con la riforma non vadano sprecati – con possibili tagli alle pensioni d’oro – e un turnover “leggero” tra lavoratori in uscita e in entrata, con passaggio al part time nelle fasi finali di attività lavorativa.

► Ancora polemiche sulla copertura per gli esodati

Cosa pensa, invece, il Movimento 5 stelle che, in fin dei conti, si è rivelato essere il vero vincitore delle elezioni politiche del 2013?

Nel programma elettorale di Beppe Grillo non si parla specificatamente del problema degli esodati, ma si accenna comunque ad una riforma generale del welfare che lo renda più umano ed accessibile. In primo luogo Beppe Grilllo ha proposto l’introduzione di un reddito di cittadinanza per garantire delle condizioni di vita dignitose alle fasce più deboli della popolazione. Nello specifico delle pensioni Grillo e il suo Movimento propongono, prima di tutto, un taglio alle famose pensioni d’oro che superano i 5mila euro mensili e, poi, riportare l’età pensionabile al 1992, quando per uscire dal lavoro erano sufficienti i 60 anni di età.

 

Lascia un commento