Riunione Fed, tassi rimangono invariati

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La Federal Reserve ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse nella fascia che oscilla tra lo 0,25% e lo 0,50%. A seguito del primo rialzo del costo del denaro dal 2006 varato lo scorso 16 dicembre, la Banca centrale americana ha deciso di optare per lo status quo in attesa di avere segnali più chiari sull’evoluzione delle prospettive dell’economia nazionale alla luce del rallentamento globale.


Washington ha tagliato le stime sulla crescita dell’anno in corso, tuttavia non ha toccato quelle sull’occupazione. Per il 2016, la banca centrale americana aspetta una crescita del Prodotto interno lordo al 2,2%, mentre a dicembre aveva parlato di un rialzo del 2,4%.

Quest’anno il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi al 4,7%, in linea con quanto previsto a dicembre. L’inflazione 2016 sarà dell’1,2% e non più dell’1,6%.  L’inflazione salirà al 2% nei prossimi due-tre anni. “E’ prudente mantenere l’attuale politica monetaria al momento”, afferma il presidente della Fed, Janet Yellen, sottolineando che i timori sull’economia globale hanno causato volatilità, senza causare un cambio materiale dell’outlook. “Muoversi con cautela è necessario”.  Lasciare i tassi di interesse invariati tra lo 0,25 e lo 0,50% è stato “prudente”.

Per questo, se le condizioni restassero queste, la fed prevede che “ci saranno ulteriori rialzi dei tassi”, probabilmente due nel corso del 2016. “Continuiamo a pensare che una certa misura di inasprimento monetario sia approriato”, ha detto Yellen.

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