Le scadenze fiscali mettono a repentaglio le vacanze degli italiani

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 Il 2013 è l’anno in cui gradualmente stanno entrando in vigore tutte le nuove imposte pensate dal governo tecnico per rimpolpare le casse dello Stato. Il caso, o chi per lui, ha voluto che la maggior parte delle scadenze si concentrassero vicino al periodo estivo.

► 2013 anno di pressione fiscale record

Un fatto che sta mettendo seriamente a rischio la possibilità di molte famiglie di concedersi la tanto desiderata vacanza al mare. Sono giugno e luglio i mesi in cui i contribuenti si troveranno a dover sborsare, nel complesso, qualcosa come 3,7 miliardi di euro: 2 di questi andranno a coprire la prima rata dell’Imu (prevista verso la metà di giugno) e 1,7 miliardi, invece, saranno destinati al versamento della prima maxi rata della Tares, la nuova tassa sui rifiuti.

Proprio su quest’ultima si concentra la critica del Centro Studi degli Artigiani di Mestre, per la prima rata dovrà essere versata non prima di luglio.

► Prima rata Tares posticipata a luglio

Come se non bastassero Tares e Imu, a mettere in forse le vacanze degli italiani ci sono altri due salassi: da un lato l’autoliquidazione Irpef, che costerà agli italiani circa 8,5 miliardi di euro in totale (anche questa a luglio) e, ancora, l’aumento dell’Iva dal 21 al 22%.

Quindi, dove andremo quest’anno? Al mare o ai Monti?

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