Sciopero dei tabaccai, i motivi della protesta

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 I fumatori italiani sono in allerta: i tabaccai stanno minacciando uno sciopero ad oltranza se non verrà aumentato l’aggio delle sigarette. Ovvero, la percentuale di guadagno su ogni singolo pacchetto di bionde venduto, che nel caso dei tabaccai si rivela essere una parte molto bassa del prezzo totale.

Lo sciopero, a meno di revoche dell’ultimo minuto, dovrebbe iniziare lunedì 3 marzo.

Le modalità dello sciopero

I tabaccai aderenti sciopereranno a partire da lunedì 3 marzo 2014 dalle ore 9 alle ore 12 e così faranno ogni lunedì ad oltranza.

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Perché i tabaccai minacciano lo sciopero?

A dare la notizia della protesta è stato Giovanni Risso, presidente della Federazione dei tabaccai (Fit), che ha dato voce al malcontento generale della categoria che lamenta la perdita di redditività delle tabaccherie a seguito del calo delle vendite che, secondo i rappresentanti dei tabaccai, è dovuto da un lato al mercato illecito e, dall’altro, dal proliferare di prodotti succedanei.

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La richiesta dei tabaccai italiani di aumentare l’aggio delle sigarette deriva poi anche da una scarsa redditività all’origine del prodotto stesso: infatti, l’aggio per ogni pacchetto di sigarette è del 10% per cento: per un pacchetto di sigarette, ad esempio, che viene venduto, il tabaccaio ha un guadagno di 50 centesimi, resto va in parte al fornitore, in questo caso 70 centesimo, e in parte allo Stato che incassa un totale di 3.80 euro (ovvero 2.9 euro di accisa e 90 centesimi di Iva).

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