Soddisfazione di Fincantieri per il completamento “in sicurezza” del nuovo ponte di Genova

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Il completamento del nuovo Ponte di Genova ha riempito di orgoglio tutta l’Italia. Si tratta di un’opera lunga i 1.067 metri e realizzata in un anno. Grazie a questo nuovo viadotto รจ stato possibile ricongiungere di nuovo i tronconi della A10, interrotti il 14 agosto del 2018 dal disastroso crollo del ponte Morandi.

Le utilizzate 17.400 tonnellate dโ€™acciaio utilizzate per la sua costruzione, sono state forgiate negli stabilimenti Fincantieri di tutta Italia e hanno visto al lavoro piรน di 800 persone.

In una intervista rilasciata al “Il Secolo XIX”, l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono in merito alla tempistica sostiene: “รˆ vero: fare le cose per bene dovrebbe essere la normalitร , e lo รจ per molti. Guardiamo cosa stanno facendo in questo momento tutti i professionisti della sanitร . Certo, curare le persone รจ la loro responsabilitร , ma siamo senza parole per lo spirito di abnegazione e per la cura verso il prossimo con cui lo stanno facendoโ€.

โ€œIl miracolo – prosegue – non รจ stato fare bene il ponte, ma farlo rapidamente, senza per questo venir meno agli standard di qualitร  e di sicurezza. รˆ stato necessario semplificare le procedure ordinarie e affidarsi a una azienda solida come la nostra, che ha un patrimonio di risorse gestionali, ingegneristiche e tecnologiche in grado di sostenere questa e altre responsabilitร . La costruzione di navi non lascia spazio a nemmeno un giorno di ritardo”.

Proprio nel settore della cantieristica navale Fincantieri รจ il piรน importante e complesso cantiere navale d’Europa e il 4ยบ del mondo. Solo nel 2019, come ha dichiarato l’Amministratore delegato, Fincantieri ha consegnato 26, tra cui 8 tra navi da crociera ed expedition cruise, e 3 navi militari, oltre ad averne varate altrettante per la Marina militare italiana.

“Questi standard operativi traslati nella realizzazione del ponte – dice Bono – hanno fatto gridare al miracolo in un paese abituato ad aspettare anni e anni per il compimento di infrastrutture strategiche”.

โ€œUn’opera simile – aggiunge – รจ di per sรฉ stessa molto complessa, ma non ci sono stati aspetti che ci hanno messo in difficoltร . Abbiamo fatto fronte a imprevisti e rallentamenti esogeni, dall’attesa delle aree dove รจ stato demolito quel che rimaneva del Morandi al maltempo, che talvolta ha impedito di effettuare determinate lavorazioni o ha influenzato il ritmo dei trasporti via mare dallo stabilimento di Stabia e, non ultima, l’emergenza pandemica. In ogni caso, ogni giorno, si รจ lavorato per far sรฌ che nessuno di questi elementi incidesse sui tempi di realizzazione”.

Il ponte di Genova puรฒ essere un esempio per far ripartire le opere in Italia e realizzarle in tempi brevi. Su questo Giuseppe Bono precisa: “Le regole, nella maggior parte dei casi, nascono con un buon intento. Tutte devono perรฒ confrontarsi con la realtร  su cui vanno a incidere. Guardiamo alla disciplina europea sulla concorrenza: quand’รจ nata era ispirata a principi condivisibili, ora rischia di essere un ostacolo alla nascita dei campioni industriali europei, un handicap sul piano geo-economico per l’intero continente”.

“Quello che stiamo vivendo in queste settimane – aggiunge – ci ha insegnato cosa significa per un paese la mancanza di produzioni strategiche. Il modello Genova รจ stato testato sul campo, in condizioni straordinarie, e indica la strada da seguire per semplificare, anche in situazioni piรน ordinarie”.

L’attivitร  di Fincantieri ha dato chiara prova che il Gruppo si sta affermando anche in settori che non fanno parte della navalmeccanica e su questo la risposta di Bono รจ stata: “Se un gruppo industriale solido come il nostro sviluppa con serietร  e competenza nuove tecnologie, ha poi la possibilitร  di esportarle in altri settori. E’ quello che abbiamo fatto con l’acciaio, dalle navi alle infrastrutture, e anche con le tecnologie del ponte: sensori, robotica per la manutenzione, pannelli fotovoltaici che lo alimentano, tutti sistemi sviluppati a chilometro zero dalle nostre controllate genovesi Seastema e Cetena”.

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