Banche in difficoltà

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Cresce la sofferenza degli istituti bancari. L’Abi ha reso noto all’interno dell’outlook del mese di ottobre che i danni sfiorano quota 120 miliardi. Si tratta in termini tecnici di sofferenze ‘lorde’. Se le consideriamo escludendo le svalutazioni si tratta di sofferenze pari a circa 120 miliardi di euro. Un conto che è salito di 2,2 miliardi in più rispetto al mese di settembre. Ma il dato più eclatante è che le sofferenze lorde sono aumentate di 17 miliardi in più rispetto all’ottobre del 2011.

L’incremento annuo in percentuale è del 16,6%. L’Abi fa un confronto con gli impieghi e considera che le sofferenze sono pari al 6,1% nel mese di ottobre 2012. L’anno prima erano pari al 5,2%.

Lo studio Abi del Monthly Outlook parla delle sofferenze al netto delle svalutazioni. In questi termini le sofferenze del mese di ottobre 2012 sono pari a 68,1 miliardi di euro. Si tratta di quasi un miliardo in più rispetto al mese di settembre e di quasi 13 miliardi in più rispetto allo stesso mese di ottobre ma dello scorso anno.

In altri termini si è verificato un + 22% rispetto al 2010. Complessivamente il rapporto tra impieghi totali e sofferenze nette è aumentato fino al 3,53% da un anno ad oggi.

Conseguenze delle difficoltà delle banche

In una situazione così descritta, inevitabilmente, calano i finanziamenti alle imprese. A fine ottobre fanno registrare un -3,9%. Tutto è ovviamente ben spiegato nel rapporto mensile dell’Abi. Al suo interno si parla anche di un calo di prestiti alle famiglie. Aumentano i depositi e, inoltre, rimangono stabili i mutui per l’acquisto di un immobile.

 

 

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