Tre cose da sapere sull’Euro

L’euro è entrato in vigore il I gennaio del 2002, momento dal quale sono passati quasi undici anni. Pian piano la moneta unica è entrata a far parte della nostra vita quotidiana, soppiantando gradualmente le monete precedenti dei diversi paesi.

Se per un primo periodo molti cittadini dei paesi coinvolti nell’introduzione della moneta unica europea si sono sentiti in difficoltà, dopo qualche tempo la situazione si è normalizzata e l‘utilizzo dell’euro è divenuto facile e regolare. Ora abbiamo molta più conoscenza della nostra moneta, ma sicuramente ci sono delle cose ancora da scoprire.

Quelle che trovate di seguito sono tre informazioni interessanti e curiose di cui, quasi sicuramente, non eravate a conoscenza. Le riportiamo in occasione della presentazione di Europa, la nuova serie di euro che entrerà in circolazione nei prossimi anni e che, gradualmente, soppianterà le banconote attualmente in circolo.

Ogni cittadino di ogni paese dell’Unione Europea effettua mediamente tra le 300 e le 400 transazioni in contanti ogni anno.

Se si disponessero in successione tutte le banconote da 5 euro attualmente in circolazione si potrebbe coprire quasi cinque volte la circonferenza del nostro pianeta.

Con le banconote da 5 euro presenti sul mercato nel 2012 si potrebbe coprire la distanza tra la terra e la luna.

Euro, le nuove banconote sono ispirate da Europa

Nel 2013 verrà introdotta la serie di banconote Euro ispirata all’Europa. Si tratta di un’operazione interna al continuo processo di sviluppo dei biglietti in euro, votata a migliorare il profilo della sicurezza. La BCE e BCN devono salvaguardare l’integrità delle banconote in euro, mediante un processo di aggiornamento e perfezionamento delle regole dei elementi di sicurezza. Di fatto, considerando il tempo e le risorse necessarie al fine di mettere a punto nuovi biglietti, i lavori di preparazione per la nuova serie sono stati iniziati già poco dopo l’introduzione della prima serie. Ora sono in procinto di venire a compimento.

PROFILO DELLE NUOVE BANCONOTE

I ritratti raffigurati sulle banconote sono tradizionalmente usati per il disegno delle banconote in tutto il mondo e alcune ricerche dimostrano che il riconoscimento dei volti è un processo per lo più immediato. L’eurosistema ha optato per l’apporre nella filigrana e nell’ologramma della nuova serie di biglietti in euro un ritratto di Europa, figura della mitologia greca. La sua effige è tratta da un vaso di oltre 2.000 anni fa rinvenuto nell’Italia meridionale e custodito al Louvre di Parigi. Il ritratto è stato selezionato perché ha un chiaro legame con il nostro continente e, inoltre, dona un tocco umano alle banconote.

Nella mitologia greca Europa è la figlia di un re fenicio e fu sedotta dal dio zeus, che nelle sembianze di un toro la rapì portandola a Creta. Questo mito ha indotto gli antichi greci a utilizzare “europa” come termine geografico.

Europa: come saranno le nuove banconote da 5 euro

 La motivazione principale al lungo lavoro fatto dalla Banca centrale europea per la creazione di nuove banconote che andranno a sostituire i vecchi euro attualmente in circolazione è l’adeguamento della moneta unica a nuovi standard di sicurezza per proteggere i cittadini dalla contraffazione delle monete.

La progettazione delle nuove banconote è stata affidata, per quanto riguarda la parte grafica, a Reinhold Gerstetter, bozzettista di Berlino e, per la parte tecnica, ad un team di esperti che, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie nella riproduzione delle immagini, è riuscita a creare una serie di banconote che assicurano una continua protezione dei biglietti dalla falsificazione. I tre cambiamenti principali che si potranno vedere sulla prima banconota a entrare in circolazione, quella da 5 euro, sono l’ologramma, la filigrana e il numero.

L’ologramma dei 5 euro della serie Europa

 

L’ologramma con ritratto dei nuovi 5 euro è visibile muovendo la banconota. La striscia argentata rivela il volto della dea greca Europa, lo stesso che si trova sulla filigrana. Sulla striscia è presente anche una finestra e la cifra del valore.

 

 

La filigrana dei 5 euro della serie Europa

 

 

La filigrana delle nuove banconote da 5 euro è visibile se si guarda la banconota in controluce. Così facendo apparirà l’immagine sfumata che mostra il ritratto di Europa, la cifra del valore e una finestra.

 

 

La cifra del valore dei 5 euro della serie Europa

 

La cifra del valore delle nuove banconote da 5 euro è di colore verde smaltato e si può vedere muovendo la banconota. La cifra brillante produce l’effetto di una luce che si sposta in senso verticale passando dal verde smeraldo al blu scuro.

 

 

Europa: la nuova serie dell’Euro

Sono passati quasi 11 anni da quando nei paesi dell’Unione Europea è iniziata a circolare l’Euro, la moneta unica che ha permesso di abbattere molte frontiere economiche e culturali. Da quel giorno l’Euro è diventata la moneta corrente di un numero sempre maggiore di paesi (si è passati da 12 del 2002 ai 17 del 2012) e, attualmente, sono 322 milioni le persone che lo usano.

Ora è arrivato il momento di cambiare l’aspetto dell’Euro e Mario Draghi, presidente dalla BCE, nella sua conferenza di Francoforte dell’8 novembre, ha annunciato la nuova serie della moneta unica europea: si chiamerà Europa (dal nome della dea greca) e entrerà in circolo a partire dal prossimo anno.

Il restyling subito dalle banconote si è reso necessario per elevare gli standard di sicurezza contro la contraffazione delle banconote e per renderle più resistenti all’usura.

La prima banconota della nuova serie che entrerà in circolazione è quella da 5 euro – la presentazione ufficiale avverrà il 10 gennaio del 2013 – seguita poi da tutti gli altri tagli delle banconote.

Sarà un processo lungo e graduale che porterà alla sostituzione delle banconote attualmente in circolazione, che, comunque, manterranno il loro corso legale.

La nuova grafica degli Euro della serie Europa, che comunque manterranno i colori e le dimensioni di base, è stata realizzata a Berlino dal bozzettista indipendente Reinhold Gerstetter.

Tutte le informazioni e gli approfondimenti sono contenute nello speciale di Mondo Economia dedicato alla nuova serie dell’Euro:

Europa: come saranno le nuove banconote da 5 euro

Euro. Le caratteristiche e la storia della moneta unica europea.

Produzione e distribuzione dei nuovi euro

Euro, le nuove banconote sono ispirate a Europa

Attivato il portale per conoscere il nuovo Euro

Tre cose da sapere sull’euro

 

Draghi su UE: previsioni peggiori del previsto

 Peggio del previsto in Europa: Mario Draghi parla da Francoforte e mette in luce una situazione ancora molto critica dei paesi dell’Eurozona, che non accennerà a migliorare se non alla fine del 2013.

Le attività economiche dell’Unione Europea restano deboli, con un tasso di inflazione superiore ai due punti percentuali, che potrebbe scendere solo con il nuovo anno. Una situazione ancora difficile, segnata da un trend negativo di crescita e dalle forti pressioni sui prezzi.

Quindi la prospettiva futura dei paesi dell’Eurozona è meno rosea di quanto si fosse previsto in precedenza e, per non mettere a rischio il raggiungimento degli obiettivi a medio termine previsti dalla BCE, si potrebbe anche arrivare ad una revisione al ribasso delle previsioni.

Nonostante ciò, gli sforzi che tutti i paesi stanno facendo, iniziano a dare i primi frutti, soprattutto nei paesi che stanno attraversando un periodo peggiore, paesi in cui le riforme erano necessarie per sanare la situazione lasciata dalle precedenti gestioni.

Tra queste riforme quella più importante è stato il lancio delle Outright monetary transactions (Omt), che sono riuscite a  calmare i mercati, ma che possono ancora fare molto soprattutto per quanto riguarda la situazione del credito.

 

La recessione tedesca minaccia l’euro

 La Germania conferma da diversi mesi di essere in una condizione di crisi. La situazione finanziaria di questo asso portante dell’economia europea, ha insospettito la BCE che secondo alcuni potrebbe partire proprio dalla considerazione della situazione tedesca, per procedere nel taglio dei tassi d’interesse.

Riguardo le posizioni sul comportamento della BCE e il possibile effetto sul cambio EUR/USD, abbiamo espresso già le nostre considerazioni. Passiamo a parlare in modo più puntuale di quello che sta accadendo alla prima potenza economica dell’Eurozona.

In primo luogo si prendono in esame i dati sulla produzione industriale e sugli ordini che, rispetto a quello che ci si aspettava, sono deludenti. E’ suonato così il primo campanello d’allarme, ma i documenti ufficiali devono ancora essere pubblicati, quindi gli analisti non conoscono la portata della recessione tedesca.

Per capire la delusione degli analisti proviamo a riportare qualche dato. Gli ordini industriali che misurano la crescita del paese in relazione agli ordini d’acquisto delle aziende manifatturiere, ci si aspettava che calasse dello 0,3 per cento mentre sembra sia sceso del 3,3%.

Per quanto riguarda l’indice della produzione industriale che misura la crescita dell’output delle aziende manifatturiere, estrattive e dei beni di consumo tedeschi, ci si aspettava un calo contenuto dello 0,4% mentre ci si ritrovati di fronte ad un -1,8 per cento.

L’effetto Draghi sul cambio EUR/USD

 Nel pomeriggio è prevista una nuova conferenza stampa della BCE presieduta da Draghi e dal suo vice, per la definizione della nuova linea monetaria dell’Eurozona. Politicamente ci sono alcune considerazioni molto interessanti da approfondire.

L’UE deve tenere presente la scelta che farà la Spagna di chiedere aiuto al fondo salva Stati, nonché le scelte pratiche della Grecia, di nuovo di fronte all’ennesimo piano di austerity. In più, negli ultimi giorni, è emersa anche la situazione della Germania che inizia a subire il rallentamento produttivo dell’UE.

Gli analisti sono quasi tutti concordi sul fatto che la BCE, pur riconoscendo il momento di difficoltà, non sia disposta a tagliare di altri 25 punti base il tasso di riferimento. Ma cosa potrebbe succedere al cambio EUR/USD?

Se la BCE decidesse di lasciare i tassi invariati e la decisione fosse accompagnata da una visione del mercato europeo molto positiva da parte di Draghi, l’euro potrebbe aumentare il suo valore e subissare il dollaro, confermando il cosiddetto effetto Obama sulla moneta americana.

Se la BCE lasciasse i tassi invariati ma il discorso di Draghi fosse negativo, potremmo assistere ad un indebolimento dell’euro rispetto al dollaro.

Si andrebbe invece verso un sell-off massimo sul cambio EUR/USD nel caso si comunicazione di un taglio dei tassi.

 

La crisi è contagiosa. La Germania rischia di ammalarsi

Anche la Germania rischia di essere contagiata dalla crisi economica che oramai da molto tempo affligge l’Europa. Una notizia economica di rilievo che assume molto peso nella giornata di oggi. Stiamo parlando di una nazione rinomata per la sua prezisione, quella guidata da Angela Merkel, cancelliera di ferro. Negli anni la terra tedesca si è sempre distinta per il suo rigore nel far quadrare i conti , dalle “lacrime e sangue” per avere aiuti europei. Oggi la Germania, invece, inizia ad essere interessata dalla crisi.

A dirlo è Mario Draghi, Presidente della Banca Centrale Europea (BCE), in occasione di un convegno a Francoforte:

Una svolta in negativo che dunque colpisce un paese da sempre al riparo dalle difficoltà che hanno investito sinora diverse aree dell’Eurozona. Ma gli ultimi dati indicano che questi sviluppi stanno iniziando a interessare anche l’economia tedesca.

Cosa succederebbe se la Germania fosse definitivamente colpita dalla crisi? A livello politico ed economico molte cose potrebbero cambiare.

Si sa, la Germania si caratterizza per un’economia aperta e integrata, e in base a ciò non stupisce che un rallentamento nel resto dell’area dell’Unione Europea provochi degli strascichi anche qui.  Gli effetti finanziari in Germania sono lo specchio degli effetti nell’Eurozona. Per questo, è fondamentale anche per la Germania garantire la stabilità dell’Eurozona, per far si che sia nuovamente la prima a beneficiarne.

Fiscal Cliff: Nel frattempo crescono le preoccupazioni di Mario Draghi in merito al Fiscal Cliff. L’effetto – Obama sulle borse è durato poco, per cui anche gli Usa hanno bisogno di trovare nuovi accordi per quanto concerne il debito pubblico.

Troika a Cipro per salvare l’Isola

 Prosegue il lavoro di Fmi, Ue e Bce. Domani la Troika si recherà a Cipro per tentare di salvare il Paese.

Un’operazione che cade nei giorni della rielezione di Barack Obama, nonché nel momento in cui le borse accennano a una risalita. I media ellenici hanno così commentato il primo dei due grandi avvenimenti di questi giorni, ovvero la conferma alla Casa Bianca:

“La rielezione di Barack Obama è senza dubbio una buona notizia per la Grecia e l’Europa in generale dal momento che il presidente americano ha più volte sostenuto il Paese al contrario di Mitt Romney, che non ha perso un’occasione per additare la Grecia come esempio da evitare”.

Fmi, Ue e Bce, intanto, controllano in continuazione i bilanci dell’Eurozona. Domani i rappresentanti della Troika, per effetto di questo piano, saranno a Cipro. Obiettivo: studiare un progetto atto a salvare l’Isola.
Ad annunciare la presenza del team di rappresentanza è lo stesso governo della capitala cipriota, Nicosia, nella persona del suo portavoce governativo Stefanos Stefanou..
”Venerdì ricominceranno i negoziati con l’obiettivo di assicurare un accordo sul programma di aggiustamento fiscale per un prestito a Cipro”.