Per Campari è “l’ora” di fare i conti. Conti che mandano il titolo sugli scudi in Borsa. I primi tre mesi del 2016 sono stati molto positivi, in virtù di un incremento dell’utile e delle vendite.

Per Campari è “l’ora” di fare i conti. Conti che mandano il titolo sugli scudi in Borsa. I primi tre mesi del 2016 sono stati molto positivi, in virtù di un incremento dell’utile e delle vendite.

Kepler Cheuvreux valuta molto positivamente Campari, confermandola come l’azione preferita del comparto. Gli esperti della casa d’affari hanno apprezzato la crescita della società durante gli ultimi anni, la valutazione a sconto in confronto ai competitor e il celere deleveraging del bilancio che lascerà spazio per ulteriori acquisizioni nel 2016.
Campari si porta nuovamente crescita, facendo registrare un fatturato del +10,5% in confronto a quanto archiviato esattamente dodici mesi fa, nel primo semestre dell’anno. Ciò si deve a tutti gli effetti al corposo effetto-cambi sui conti che da solo “vale” il 6,7% di incremento.
Il board di amministrazione dei principali azionisti di Campari ha dato il nulla osta, a maggioranza, ai fini di procedere all’adozione del voto maggiorato.
Per molto tempo, Campari ha dato grandi soddisfazioni ai suoi azionisti. Nel 2010, il brand ha realizzato un ottimo rally in Borsa raddoppiando le sue quotazioni.
Per la Casa italiana gli Stati Uniti rappresentano il secondo mercato di espansione con un’aliquota del 20,5%
Il Campari, da qualche anno, non è la bevanda più diffusa nel mondo ma conosce un discreto successo che si traduce in un buon risultato anche in borsa. La credibilità