Mini Imu su box, prima casa e pertinenze

 Chi è proprietario della prima casa ed è residente nei Comuni dove i sindaci hanno stabilito  di accrescere le aliquote base fissate dal esecutivo al 4 per mille, fino al 5 e addirittura al 6 per mille, alla data del 24 gennaio dovranno versare la mini Imu.

Gli italiani, dopo Imu comprano casa all’estero

 Si sgretola la fiducia degli italiani verso l’investimenti in immobili. Da sempre l’investimento basilare delle famiglie italiane, era tipico nel settore immobiliare. Acquistare un immobile significava aver fatto un buon investimento.

Quali tasse si possono pagare in contanti

 A prescindere dalla nuova Iuc, con Imu, Tari e Tasi nel 2014 ci sono diverse novità che interesseranno il mondo della casa. Dal primo gennaio, è entrato in vigore il divieto di pagare gli affitti in contanti, incluse le locazioni turistiche transitorie e a studenti universitari, questo per eliminare il fenomeno dei pagamenti in nero.

Imu 24 gennaio, chi deve pagare la tassa?

 Il governo guidato da Enrico letta ha costruito una strategia che non piace molto agli italiani,  che ha preso il nome di Mini Imu e, nonostante l’abolizione dell’Imu sulle prime case e i terreni agricoli decretata molti mesi fa, dovrà ora essere comunque pagata dai proprietari di prime abitazioni. La scadenza è per venerdì 24 gennaio.

Condizioni migliori per i mutui, ma la domanda cala

 Le banche italiane hanno sostanzialmente migliorato le condizioni dell’offerta di mutui per l’acquisto di immobili. Ma le incertezze di reddito e di occupazione, che gravano in particolare sulle classi giovanili e su quelle meno abbienti, frenano in maniera pesante le possibilità di un rilancio effettivo della domanda, nonostante la diminuzione del costo degli immobili.

 

► I rischi “occultati” nei mutui a cui fare attenzione

 

La rilevazione, effettuata da “Bussola mutui” (Bollettino trimestrale di Crif e MutuiSupermarket) evidenzia che l’offerta di erogazioni registra una contrazione costante (-48,9% tra il 2012 e il 2011), destinata per il 2013, secondo i dati in corso di elaborazione da parte di Bankitalia, a flettersi ulteriormente, sia per il comparto dei  tassi misti che  per quello dei tassi fissi.

 

► Come scegliere il mutuo giusto per le proprie esigenze

 

Sul totale dei mutui erogati nel periodo di tempo che va dal secondo semestre 2012 al secondo semestre 2013, l’applicazione di tassi fissi è salita dal 12% al 18%, mentre l’applicazione di tassi misti, nello stesso arco tempo, è salita dal 2% all’8% del totale.

L’importo medio dei mutui erogati si è abbassato dai 120.000 euro del 2012 ai 115.712 del 2013, a testimonianza della crescente cautela che caratterizza il comparto, sia sul versante dell offerta che della domanda.

La situazione generale si riflette ovviamente sul volume di compravendite immobiliari, che hanno subito un -14,2% nel primo trimestre 2013, nonostante l’evidente flessione dei prezzi del mercato immobiliare scesi del 4,4%, con picchi di maggior peso per quanto riguarda le regioni del Nord Ovest e le abitazioni di vecchia costruzione.

Il dato sulle compravendite immobiliare segue quello dei prezzi in calo e dimostra come il mercato immobiliare è ancora in crisi anche se in leggera ripresa per questo inizio di anno.

Prezzi delle case giù per l’ottavo mese consecutivo

 L’Istat ha mostrato oggi i dati sui prezzi delle case che dimostrano come il settore immobiliare sia ancora in crisi. Le stime preliminari dell’Istituto Nazionale di Statistica mostra prezzi in calo dell’1,2% nel terzo trimestre. Il calo è l’ottavo consecutivo in termini di mesi ed è il doppio di quello che si è realizzato nel secondo trimestre che era dello 0,6%.

► I prestiti delle banche al settore edile e immobiliare nel 2013

Le previsioni per il mercato immobiliare sono di una debole crescita dopo la crisi degli anni precedenti. La ripresa è prevista soprattutto per il 2014, ma i segnali del terzo trimestre dello scorso anno non sono incoraggianti per questo ambito.

► Settore immobiliare in leggera ripresa secondo Bankitalia

Nel terzo trimestre, su base annua il calo dei prezzi è del 5,3% ed è minore di quello del terzo trimestre precedente che è al 5,9%. Il confronto tra i dati dimostra soprattutto che la crisi è ancora presente e che è difficile anche parlare di ripresa debole per il mercato immobiliare. In effetti, il calo dei prezzi si basa sulla difficoltà di vendere e quindi fa immaginare un calo delle compravendite. Chi vende casa è disposto anche a fare degli sconti perché sembra l’unico modo per riuscire a trovare un compratore disponibile. La questione della difficoltà di accedere al credito è ancora presente e pesa su giovani e coppie. Questo è un altro fattore che influenza la crisi del mercato immobiliare.

Il calo dipende dall’abbassamento dei prezzi. Nello specifico, i prezzi sono calati dell’1,3% per le abitazioni esistenti e dello 0,5% per quelle nuove. Nell’anno i prezzi sono calati del 5,7% rispetto al dato precedente, calcolando i trimestri dei due anni.

Tasi, si rischia un aumento per le case di valore basso

 La Tasi sarà un prelievo abbastanza simile alla vecchia Imu, ma con l’aliquota sull’abitazione principale fissata al 3 per mille che va a limitare l’ulteriore incremento per le case con valore catastale medio-alte e dà ai Comuni meno risorse da impiegare per detrazioni a vantaggio per quelle con valore più basso.

Gli immobili di montagna del lusso non sentono la crisi

 Dal 2008 la crisi è esplosa in molte parti del mondo e in Italia intaccando quasi tutti i settori. Iniziò dagli Stati Uniti con i mutui subprime e investì inizialmente l’ambito immobiliare. La crisi poi si allargò ed entrarono in scena altri fattori, ma il mercato immobiliare è stato vicino al crollo ed ha vissuto cinque anni di crisi. Qualche spiraglio di ripresa debole si vede per il prossimo anno, ma la crescita sarà minima e i fasti pre-crisi sembrano non potere tornare per diversi anni.

I prestiti delle banche al settore edile e immobiliare nel 2013

In questi anni di crisi, gli immobili delle località turistiche più esclusive hanno resistito. L’immobiliare di lusso nelle località turistiche di montagna non mostra quindi gli stessi dati negativi di quello generale grazie all’interesse nei nuovi ricchi.
In Francia e in Svizzera i prezzi delle abitazioni sono addirittura cresciuti in questi periodi di crisi. La crescita è del 10%-14% e i prezzi in località come Davos e Zermatt sono tra i 10 mila e i 23 mila euro a metro quadro. Immobili di lusso, appunto, che solo i nuovi ricchi possono comprare. In altre città dei due Paesi come Chamonix e Morzine, che si trovano nella zona delle alpi francesi, l’aumento dei prezzi è tra l’8% e l’8,5%. Per comprare una casa in queste località servono tra gli 8 mila e i 14 mila 500 euro a metro quadro.
Anche in Russia ci sono località che mostrano tutt’altro che crisi quando si parla di prezzi e di compravendite di immobili. A Sochi, città che ospiterà le Olimpiadi invernali, si è avuto l’aumento più alto dei prezzi, saliti tra il 40% e il 50%.
In Italia, invece, i dati sono diversi. Le località di montagna di lusso non mancano, ma l’aumento dei prezzi non è così considerevole. I prezzi più alti si trovano a Cortina d’Ampezzo è sono compresi tra i 10 mila e i 12 mila euro a metro.  I prezzi non sono però in aumento, ma in calo del 10%. A Courmayeur e a Madonna di Campiglio i prezzi degli immobili più pregiati sono tra gli 8 mila e gli 11 mila euro a metro quadro.

Scadenza Imu 24 gennaio, chi deve fare il saldo

  E’ stato stabilito, secondo le ultime notizie, il termine ultimo per eseguire il tanto contestato versamento per saldare la rata mini Imu, tassa imposta da alcuni comuni sulla prima casa che così è stata rimandata in una forchetta di date dal 16 al 24 gennaio. in ogni caso l’emendamento alla Legge di Stabilità ha decretato di fatto quali saranno i contribuenti che dovranno  fare il pagamento e il mini saldo di gennaio 2014.