I prezzi delle case in Italia nel 2024: tra rallentamento e possibili cali

I prezzi delle case in Italia hanno registrato una forte crescita negli ultimi anni, trainati da una serie di fattori, tra cui la ripresa economica, l’aumento dell’occupazione e la facilità di accesso al credito.

Tuttavia, nel 2024 si prevede un rallentamento della crescita dei prezzi, con un possibile calo al netto dell’inflazione. Questo trend è dovuto a una serie di fattori, tra cui:

  • L’aumento dei tassi di interesse sui mutui, che rende più costoso l’accesso al credito;
  • L’inflazione, che erode il potere d’acquisto delle famiglie;
  • La contrazione dell’economia, che potrebbe portare a una diminuzione della domanda di case.
prezzi delle case

Nuovo calo per i prezzi delle case

Mercato immobiliare, l’Istat fornisce i dati del secondo semestre annuale e la sorpresa è che i prezzi delle case stanno calando ancora. Si registra un’ennesima flessione, uguale allo 0,6%, in confronto al trimestre precedente. Confrontando i dati di quest’anno con quelli dell’anno scorso, ci accorgeremo che il decremento è ancora più pesante in quanto raggiunge il 4,8%.

Il canone di affitto si potrà pagare anche con ricarica della carta di credito

 Nell’ultimo periodo l’Agenzia delle Entrate ha emanato una serie di circolari che hanno chiarito alcuni punti della normativa prevista in caso di affitto e contratti di locazione. Grazie a tali chiarimenti, quindi, ci sono state alcune modifiche delle norme che ora possono essere utilizzate dai contribuenti a proprio vantaggio in caso di necessità. 

La cedolare secca sarà applicabile anche agli affitti delle case delle vacanze

 Nel mondo delle locazioni arriva in questi giorni una importante novità in merito agli affitti estivi, quelli attraverso cui si affittano per più giorni le seconde case al mare o in montagna. L’Agenzia delle Entrate, infatti, in una serie di recenti circolari, ha fornito dei chiarimenti in materia, che devono essere seguiti da tutti gli interessati. 

Immobili, ancora in calo le compravendite

 È diminuito, nel 2013, il calo delle compravendite immobiliari. Nel quarto trimestre 2013, ammontano a 160.525 gli atti notarili registrati per trasferimenti di proprietà di unità immobiliari. Sempre in calo se paragonate allo stesso trimestre del 2012 (-8,1%), ma in ripresa rispetto alla variazione analizzata fra il quarto trimestre 2012 e il corrispettivo del 2011 (-25,7%). Lo ha comunicato l’Istat nella statistica “Mercato immobiliare: compravendite e mutui di fonte notarile “

Calcolo della tassa di registro sull’acquisto di un immobile – 2014

 A partire dal 1 gennaio 2014 sono cambiate gli importi e le aliquote delle tasse che si pagano nel corso delle compravendite immobiliari, ovvero ad esempio quando si acquista o si vende una casa. Queste modifiche sono state volute dalla Legge di Stabilità Finanziaria per il 2014 e sono state successivamente riassunte anche da circolari operative emanate dall’Agenzia delle Entrate, che è l’ente a cui tali imposte fanno capo.

Aumentano le compravendite immobiliari in Italia nel primo trimestre del 2014

 Arrivano in questi giorni da parte dell’OMI, l’ Osservatorio del Mercato Immobiliare Italiano attivo presso l’ Agenzia delle Entrate, i primi dati relativi all’ andamento del mercato immobiliare del nostro paese nel corso dei primi mesi del 2014. Quest’ ultimo sta infatti offrendo dei piccoli segnali di ripresa o recupero, dal momento che c’è stato un incremento dell’ 1,6 per cento nei primi tre mesi del 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013.

Col nuovo 730 torna l’Irpef sulle seconde case

 Il nuovo modello 730/2014 è pronto, e può essere scaricato anche da internet. Molte le novità, che riguardano fra l’altro la proroga delle detrazioni per ristrutturazioni, l’avvio del nuovo bonus mobili e il ritorno alla tassazione delle case sfitte.

La novità di maggior rilievo è rappresentata dall’innalzamento d’imposta previsto sulle seconde case. Il ritorno alla tassazione Irpef (si dovrà dichiarare la rendita, però nella misura ridotta del 50%) interessa soltanto gli immobili ad uso abitativo situati nello stesso comune in cui si trova l’’abitazione principale, e per i quali non siano stati stipulati contratti di affitto né di comodato gratuito. La norma,che punta principalmente a ridurre o eliminare gli affitti in nero, prevede però che non saranno tassate due volte, con Imu e Irpef, le case di vacanza situate in altri comuni, bensì solo quelle che risultano sfitte nello stesso comune in cui è localizzata la “prima casa”.

Taglio delle detrazioni dell’Irpef

Altra novità di interesse riguarda i crediti d’imposta: infatti i crediti risultanti dal  modello 730 potranno essere utilizzati per il saldo delle diverse imposte riportate sul modello F24, quali Imu,Tares e Tasi, ferma restando l’opzione di ricevere il rimborso in busta paga.

Per i rimborsi di somme assoggettate a tassazione negli anni precedenti e poi restituite all’ente erogatore nel 2013 (com’è il caso delle quote di pensione), l’importo non dedotto nell’anno di restituzione potrà essere portato in deduzione dal reddito degli anni successivi.

Infine le detrazioni per donazioni a favore delle Onlus e per le erogazioni liberali ai partiti e ai movimenti politici sono elevate dal 19 al 24 per cento.