Corte Costituzionale, apertura di un conto corrente “incostituzionale”

 Emerge da una nota dell’Adusbef, che aveva portato in tribunale l’eccezione di costituzionalità sulla norma all’art.12 del decreto Salva Italia Monti-Fornero, che il Tribunale di Lecce, nella persona del Giudice Alessandro Maggiore, con ordinanza del 12 febbraio 2014, ha accolto l’eccezione di costituzionalità e rimandato il caso alla Corte Costituzionale.

Finanziamento pubblico ai partiti, si parla ancora di anticostituzionalità

 Che questa volta sia quella giusta? Raffaele De Dominicis, Procuratore del Lazio della Corte dei Conti, oggi ha di nuovo portato di fronte alla consulta la questione della costituzionalità o meno dei finanziamenti pubblici ai partiti, partendo dal presupposto che il referendum popolare del 1993 che aveva portato alla loro abolizione non è stato rispettato.

Il Procuratore ha specificato che tutte le leggi che hanno reintrodotto il finanziamento sono da considerarsi non costituzionali, in quanto il corpo elettore chiamato ad esprimersi sull’argomento ha scelto la loro abrogazione. Il riferimento esplicito del Procuratore è stato alle leggi e a “tutte le disposizioni impugnate, a partire dal 1997 e, via via riprodotte nel 1999, nel 2002, nel 2006 e per ultimo nel 2012” che avrebbero reintrodotto quello che a tutti gli effetti si è rivelato essere un privilegio.

Il finanziamento pubblico ai partiti, secondo il Procuratore, è stato chiamato in diversi modi nelle disposizioni seguenti, in modo da non contravvenire semanticamente con quanto espresso dal popolo ma lasciando comunque ai partiti la possibilità di ottenere soldi pubblici.

Raffaele De Dominicis, ha sollevato davanti alla Consulta la questione di legittimità costituzionale di tutte le leggi, a partire dal 1997, che hanno ripristinato il finanziamento pubblico dei partiti. La reintroduzione è stato fatta, ha infatti sottolineato De Dominicis, in difformità con quanto proclamato dai cittadini con il referendum abrogativo dell’aprile 1993.

Inoltre, la legge del 2006 che ha esteso i finanziamenti pubblici a tutti e cinque gli anni del mandato parlamentare è una violazione del carattere giuridico delle erogazioni pubbliche in quanto va a vantaggio dei partiti che ottengono la maggioranza.

La Riforma Costituzionale passa dal web: il Governo chiede consigli ai cittadini

 Mi è capitato, di recente, di guardare su youtube lo spot con il quale il Consiglio dei Ministri invita tutti i cittadini a contribuire attivamente alla Riforma della Costituzione Italiana. Farlo è ‘semplice’. Basta cliccare sul sito www.partecipa.gov.it e compilare i due questionari per partecipare alla consultazione on line promossa dal Governo stesso. Un modo concreto, dunque, per dare voce al proprio pensiero in un momento storico così importante, per un processo fondamentale quale è la modifica del testo sul quale si basano i fondamenti della Repubblica Italiana.

I due questionari, uno di 8 domande brevi a risposta chiusa e uno di venti domande dedicato all’approfondimento, sono il primo passo per esprimere il proprio parere in vista delle modifiche alla Costituzione. C’è tempo fino a martedì 8 ottobre 2013 per farlo.

Dal canto mio, mi sto informando su quelli che sono i temi che successivamente il Comitato dei Quaranta prenderà in considerazione per attuare i cambiamenti della Carta. Temi che, come specificato nelle domande frequenti che sono di supporto alla compilazione dei questionari, riguardano forme di Governo e Parlamento, strumenti della Democrazia e Autonomia Territoriale.

Ho dunque un’opportunità per saperne di più, compilare i questionari per ‘far sentire la mia voce’ e, successivamente alla raccolta delle opinioni con il supporto di un vero e proprio Comitato Scientifico formato ad hoc, partecipare alla seconda fase: quella in cui tutto diventerà ‘fisico’ e reale.

Dalla consultazione on line, infatti, si passerà ai dibattiti pubblici nelle scuole, nelle università, nelle fondazioni e anche negli uffici postali. Nei principali siti di Poste Italiane locati in Italia, infatti, saranno predisposti degli androni dedicati al pubblico e finalizzati alla diffusione di materiale riguardante la Costituzione.

Sempre presso gli uffici postali, inoltre, il prossimo 24 settembre si terranno le consulte provinciali studentesche, un’occasione per discutere dei temi suddetti. Ecco dove trovate maggiori informazioni:

www.facebook.com/Partecipagov

www.twitter.com/partecipagov

www.youtube.com/partecipagov

www.partecipa.gov.it

 

Il popolo riscrive la Costituzione sul web: l’iniziativa del Consiglio dei Ministri

 Ho da poco visitato il sito www.partecipa.gov.it, istituito dal Consiglio dei Ministri per chiedere un parere in termini di consultazione on line ai cittadini. Un parere, quello di noi tutti, che servirà a riformare la Costituzione Italiana e che può essere dato mediante la compilazione di due questionari e la partecipazione a discussioni pubbliche sui temi inerenti il Testo sul quale si basano i fondamenti della Repubblica del nostro Paese.

I due questionari, che potranno essere compilati sino all’8 ottobre 2013, sono di diversa natura. Il primo, più soft, consta di otto domande brevi a risposta chiusa. Il secondo, più approfondito, consta di 20 domande ed è incentrato maggiormente su quei temi che poi il Comitato dei 40 prenderà in considerazione per riscrivere la Costituzione.

Un atto, quest’ultimo, che questa volta però non potrà prescindere dal parere offerto da noi tutti prima sul web e poi nei dibattiti pubblici che saranno organizzati in tutte le città della Penisola.

Siamo chiamati, in altri termini, a un diritto e a un dovere. Dare voce al nostro pensiero, come recita lo spot governativo che promuove l’inedita iniziativa, è importante per essere attivi e partecipi nel momento in cui ci viene chiesto. A maggior ragione, farlo è importante dal momento che ci viene chiesto per una giusta causa.

Terminata la fase di consultazione on line e raccolte le opinioni, si procederà con la fase dedicata alle discussioni pubbliche. Università, Scuole, Fondazioni, Centri Anziani e Uffici Postali, saranno predisposti agli incontri per discutere dei temi inerenti alle Riforme: temi quali le migliori forme di Governo e Parlamento, la Democrazia come Strumento, l’autonomia territoriale.

Nelle principali italiane, per sostenere l’importante iniziative, potremo anche recarci presso le Poste. Gli Uffici Postali infatti, hanno predisposto androni aperti al pubblico in cui verranno diffusi dati e materiali riguardanti la consultazione e la Carta Costituzionale stessa. Sempre presso gli Uffici Postali, inoltre, il prossimo 24 settembre 2013 sarà possibile discutere dei temi riguardanti le Riforme Costituzionali all’interno delle Consulte Studentesche Provinciali.

Ecco come saperne di più:

www.facebook.com/Partecipagov

www.twitter.com/partecipagov

www.youtube.com/partecipagov

www.partecipa.gov.it

Gli italiani riscrivono la Costituzione via Web

 Di recente ho preso atto di una coraggiosa iniziativa portata avanti dal Governo, nell’ottica di riformare la Costituzione Italiana. Andando sul sito www.partecipa.gov.it, infatti, è possibile compilare due questionari e fornire il proprio parere per riscrivere questo importantissimo Testo, che da qui a poco sarà soggetto a variazioni sostanziali.

Ho trovato i due questionari molto interessanti. Il primo è a risposte chiuse ed è formato da otto domande. Il secondo, dedicato all’approfondimento dei temi trattati, consta di venti domande. Ho risposto a tutte, facendo il mio dovere di cittadino. Ad essere sincero è la prima volta che mi si chiede di dire la mia in relazione ad un argomento così interessante, ragion per cui non mi sono di certo tirato indietro.

La campagna governativa che vuole favorire la vita attiva del Paese, agevolando la partecipazione di noi cittadini alla sfera pubblica e politica (che poi dovrebbero essere la medesima cosa…) parla chiaro, d’altronde: il Consiglio dei Ministri ci chiede di Dare voce al nostro pensiero.

Quello che mi stupisce è che, forse per la prima volta, questo pensiero avrà un peso nelle Riforme. A vagliare il mio, come quello di tutti gli altri cittadini italiani che compileranno il questionario per riformare la Costituzione del nostro Paese, sarà un comitato scientifico composto dall’ex Ministro all’Istruzione Profumo. Insieme all’ex Ministro vi sarà anche la Fondazione Ahref e l’Istat. Questa è una prova tangibile della volontà del Governo di dare un importante valore alle parole dei cittadini.

E poi, successivamente all’ultimo giorno utile per la compilazione dei questionari (8 ottobre 2013) saranno organizzate anche una serie di discussioni pubbliche nelle Scuole, nelle Università e presso altri Enti, per parlare dell’importanza della Costituzione e di tutti i temi ad essa connessi.

Ecco quali canali on line consultare per saperne di più:

www.facebook.com/Partecipagov

www.twitter.com/partecipagov

www.youtube.com/partecipagov

www.partecipa.gov.it