Derivati comune Milano, dure le motivazioni del Tribunale

 Sono durissime le motivazioni con le quali il Tribunale di Milano ha assolto Deutsche Bank, Ubs, Depfa e Jp Morgan dall’accusa di truffa per aver venduto alcuni derivati al comune. L’ente non doveva avventurarsi in una operazione complessa senza advisor adeguati. Accusare dopo le banche è da “irresponsabili” della cosa pubblica. Il monito: “non si scommette con i soldi dei cittadini”

Come funziona la Clearing House: caratteristiche di trading

 Alcuni tra i contratti derivati più conosciuti per chi opera nel trading speculativo sono i futures, che  sono degli accordi in formato standardche permettono di  essere negoziati con estrema facilità in Borsa, cioè nei mercati finanziari regolamentati. E questo è il motivo per cui possono essere negoziati solo quegli strumenti messi a punto da quella specifica borsa.

Nuovo accordo USA – Europa sui derivati

 Una volta chiusa e, almeno per il momento archiviata, la questione dei derivati italiani e del loro ruolo sui conti dello Stato, che aveva suscitato molto scalpore alcune settimane fa, si torna a parlare di derivati a livello internazionale

Il Tesoro rassicura sui conti pubblici

 In seguito al grande polverone sollevato in queste ultime ore da una serie di articoli pubblicati su Repubblica e sul britannico Financial Times in cui si metteva in luce la possibilità che lo Stato italiano avesse contratto una perdita di circa 8 miliardi di euro nei conti pubblici attraverso la stipula di contratti derivati, da parte del Ministero dell’ Economia e delle Finanze di via XX Settembre non si è fatta attendere una breve, ma decisa replica.

Che cosa sono i derivati

 In questo post cercheremo di conoscere meglio un tipo di strumento finanziario che nelle ultime ore ha conquistato le prime pagine dei quotidiani italiani e non solo, a motivo di un potenziale buco da 8 miliardi di euro che sembra essersi aperto nel panorama dei conti pubblici italiani a causa della ristrutturazione di prodotti derivati stipulati dal Tesoro verso la fine degli anni ’90.

Le conseguenze del “rischio derivati” per le tasche degli italiani

 Solo poche ore fa è piombato sull’ Italia il rischio di una grave perdita che potrebbe, se confermata, interessare pesantemente i conti pubblici italiani. Conti pubblici che, in questo periodo, non appaiono decisamente “in rosso”, ma sicuramente stressati dalle ultime vicende che li hanno coinvolti. 

Buco sui derivati: una storia che si ripete

 La notizia sul potenziale buco da 8 miliardi di euro sui derivati italiani che oggi sta facendo il giro del mondo, lungi dall’ avere lo smagliante fascino della novità assoluta, potrebbe essere facilmente ascritta, invece, a quanto sembra, all’ interno di una lunga lista di episodi simili, in cui, nel corso del tempo, si è trovato periodicamente invischiato lo Stato italiano. 

Un buco da 8 miliardi nei conti pubblici italiani?

 Sui conti pubblici italiani è piombato, da qualche mese a questa parte – anche se la notizia è stata diffusa da Repubblica e dal Financial Times solo questa mattina, un terribile sospetto. Sembra infatti che i derivati del Tesoro, accesi negli anni ’90, prima che l’ Italia entrasse nella moneta unica, abbiano provocato un buco potenziale da 8 miliardi nei conti dello Stato.