Chiarimenti sulle voci secondo cui la crisi energetica europea sarebbe finita nel 2024

Occorrono nuovi report sulla crisi energetica europea, che a detta di molti sarebbe finita. L’Europa si sta lasciando alle spalle i mesi invernali con gli impianti di stoccaggio del gas che raggiungono i massimi storici. Questa abbondanza di gas ha permesso ai prezzi del mercato all’ingrosso di crollare e alle bollette energetiche domestiche di scendere verso livelli visti l’ultima volta prima dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia.

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Un approfondimento sui prezzi dell’energia previsto nel 2024

Nel 2023, i prezzi dell’energia hanno registrato un aumento senza precedenti, a causa di una serie di fattori, tra cui la guerra in Ucraina, la ripresa economica post-pandemia e la scarsità di materie prime. Secondo le previsioni degli analisti, i prezzi dell’energia dovrebbero continuare a crescere anche nel 2024, anche se in misura minore rispetto al 2023.

prezzi dell’energia

Il prezzo dell’energia nel 2024: prospettive aggiornate ad oggi

Occorre fare necessariamente il punto della situazione a proposito del prezzo dell’energia, con le previsioni applicate al 2024 in questo particolare momento storico. I prezzi dell’energia hanno raggiunto livelli record nel 2022, a causa di una combinazione di fattori, tra cui la guerra in Ucraina, i problemi di approvvigionamento e la ripresa economica post-pandemia. Secondo le previsioni, i prezzi dell’energia rimarranno elevati nel 2024, anche se si prevede un rallentamento della crescita.

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Come evolve il prezzo dell’energia in Europa verso la stagione estiva 2023

Ci sono nuove considerazioni da fare per quanto riguarda il prezzo dell’energia in Europa, visto che ci avviciniamo alla stagione estiva 2023. A seguito dell’invasione russa dell’Ucraina e della successiva triplicazione dei prezzi del gas e del raddoppio dei prezzi dell’elettricità, c’erano diffusi timori per la minaccia alla produzione europea. Tuttavia, una nuova ricerca di Lionel Fontagne, Philippe Martin e Gianluca Orefice mostra che negli ultimi tre decenni le aziende si sono adattate rapidamente, con forza e attraverso molteplici canali a tali shock dei prezzi dell’energia.

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Focus sulla crisi energetica in Europa: quali Paesi hanno il prezzo dell’energia più alto

Come sta cambiando il prezzo dell’energia in Europa ad aprile 2023? Inevitabile porsi questa domanda ora che sono effettivi alcuni aumenti preannunciati da importanti “attori” del settore qui in Italia. L’inflazione energetica annuale nell’UE ha raggiunto un livello record dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il tasso annuo di inflazione dell’energia ha superato il 40% nel giugno 2022, e poi i prezzi hanno iniziato a scendere gradualmente.

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Le energie rinnovabili superano il gas in Europa: situazione ad inizio febbraio

Ci sono indicazioni interessanti a proposito delle energie rinnovabili, con probabili equilibri economici destinati a saltare e a cambiare anche in Europa su scala diffusa. L’anno scorso, per la prima volta, l’energia eolica e solare ha prodotto più elettricità dell’UE rispetto al gas fossile. Le energie rinnovabili sono state responsabili di un quinto record (22%) dell’elettricità del blocco, mostra un nuovo rapporto del think tank sull’energia pulita Ember.

energie rinnovabili

Risparmiare sull’energia: il caso Francia come esempio per l’Italia

Se state valutando soluzioni a proposito di come risparmiare sull’energia, forse è il caso di valutare l’esempio francese. Una fabbrica che produce iconici bicchieri da bistrot francesi sta mettendo al minimo i suoi forni per compensare l’aumento dei costi energetici. Le città della Francia stanno spegnendo i lampioni e altre luci esterne per limitare il consumo di elettricità. In Normandia, alcune scuole inizieranno a riscaldare le aule bruciando legna per risparmiare gas naturale.

Risparmiare sull’energia

Voci sul blackout in Europa nel 2021 al momento non confermate

Non troviamo conferme, al momento, a proposito delle voci che parlano di blackout in Europa a stretto giro. Indiscrezioni allarmiste, secondo cui a breve dovremmo ritrovarci nel bel mezzo di una crisi energetica. Tutto nasce da articoli stranieri senza fonte, che parlando in un’esercitazione strategica dell’Austria che sta creando apprensione in Europa, visto che in uno scenario del genere tutti vedremmo bloccate le nostre attività.

blackout in Europa

Le ultime previsioni sugli investimenti nell’idrogeno in Europa

L’Europa sembra avere grandi piani per l’idrogeno e, a conferma di ciò, pochi giorni fa sono arrivate le parole della Commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, la quale – intervenuta ad una conferenza sul tema – ha confermato che qualsiasi strategia per l’idrogeno debba oggi essere considerata un’agenda di investimento, e che a livello di Unione Europea sono in previsione investimenti tra 320 e 460 miliardi di euro di impieghi entro il 2030.

Idrogeno, una risorsa su cui puntare

Commentando positivamente i passi fin qui effettuati, la rappresentante di Bruxelles ha poi confermato che l’Unione Europea dovrà puntare energie e attenzioni crescenti nei confronti dell’idrogeno, andando ad alimentare aspetti fondamentali come la visione strategica, gli strumenti per la sua attuazione, i finanziamenti per il suo sostegno e l’approccio sempre più integrato e internazionale per farla crescere.

Per quanto concerne le risorse economiche, la commissaria UE ha poi specificato che rispetto alla strategia per l’idrogeno in Europa nei prossimi anni serviranno fino a 42 miliardi di euro di investimenti in elettrolizzatori, fino a 340 miliardi di euro in impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili e fino a 65 miliardi di euro per trasporti, distribuzione, stoccaggio e rifornimento di questa risorsa.

A che punto siamo?

Almeno per il momento, l’Unione Europea non è certo vicina agli obiettivi di investimento succitati. È la stessa commissaria a ricordare come sia necessario accelerare su tali piani, accompagnandoli – peraltro – a investimenti sostenuti nella ricerca e nello sviluppo.

In questo scenario, è inevitabile pensare al fatto che la spinta economica verso l’idrogeno deve avvenire in un’ottica internazionale, collaborando non solamente all’interno della regione, quanto anche con le macro aree territorialmente vicine, al fine di stimolare la sinergia tra più territori e la nascita di progetti transfrontalieri che possano dare il giusto merito alla cooperazione globale.

 

Energia elettrica, salgono i consumi

Dopo due anni negativi, registriamo un lieve incremento per ciò che concerne la domanda di energia elettrica che si porta nuovamente sotto il segno ‘+’.