Eni entra nel gioco No Cash Trip

 Che cos’è No Cash Trip l’abbiamo già visto: si tratta di un viaggio organizzato in tutta Italia dove i protagonisti hanno a disposizione per i pagamenti soltanto la moneta elettronica. Una forma originale si sensibilizzazione del pubblico tricolore all’abbandono del contante.

In quello che ormai tutti conoscono come il No Cash Trip, entra anche la nuova carta di credito You&Eni, presentata proprio dalla compagnia petrolifera in questione. Il viaggio serve a sensibilizzare tutti sull’uso della moneta elettronica per tutti i tipi di pagamenti e quelli del carburante vogliono assumere una rilevanza fondamentale.

Qualche informazione sulla nuova social card

Con l’occasione, quindi, Eni ha proposto due soluzioni: la carta di credito You& Eni prepaid che è appunto una prepagata e poi la carta di credito You&Eni credit che è una carta di credito tradizionale.

Tra le caratteristiche della prepaid c’è la possibilità di usarla sia per i pagamenti sia come carta fedeltà senza l’apertura collegata dei un conto corrente. Tutto si può gestire tramite la carta sia sfruttando i punti per fare il pieno, sia convertendo i punti accumulati in altri tipi di premi. La carta è accettata sia nel circuito MasterCard, sia nel circuito CartaSi. Esiste però un massimale di spesa annua fissato a 2500 o  12500 euro.

 

677 milioni di euro per ENI

 Ancora una notizia positiva per i bilanci dell’Eni. L’azienda infatti ha chiuso l’accelerated bookbuilding ed ha ceduto il 6,7 per cento di Galp portando nei forzieri aziendali ben 677 milioni di euro. Il titolo, dopo questa operazione, ha dimostrato di tenersi bene a galla nei mercati.

Eni vuole un risarcimento da Report

Il pacchetto di azioni Galp nelle mani di Eni è stato finalmente ceduto. L’incasso oggi nelle mani del Cane a sei zampe è stato di 677,6 milioni di euro. L’operazione è stata conclusa con successo. Si è trattato di un accelerated bookbuilding indirizzato soprattutto agli investitori istituzionali qualificati.

Alla fine dell’operazione di è scoperto che il prezzo finale per le singole azioni Galp è stato di 12,22 euro. L’operazione, per essere regolata, dovrà attendere ancora qualche giorno. Mercoledì, infatti, ci sarà la consegna dei titoli agli investitori e ad ENI verrà pagato il corrispettivo dell’operazione.

Aumenta la cedola ENI

Questo tipo di accordo rientra in un progetto più ampio annunciato dall’ENI che desidera rimettere sul mercato tutte le quote di partecipazioni azionarie non considerate strategiche al fine di concentrare un maggior numero di risorse su attività ad ogni modo più remunerative.

Scaroni aveva già detto lo scorso anno, per esempio, che la compagnia portoghese Galp non era nelle mire dell’ENI.

Assunzioni Eni

 Eni, il cui simbolo è il famoso cane a sei zampe, è una della maggiori compagnie internazionali che si occupa di energia, sia per quanto riguarda la produzione da petrolio e da gas naturale che la distribuzione. Una grande e prestigiosa realtà che opera a livello internazionale con più di 800 mila dipendenti distribuiti nelle sue sedi in circa 85 paesi.

Al momento Eni è alla ricerca di tantissimi profili professionali. Si tratta perlopiù di una ricerca rivolta ad ingegneri, ma non mancano anche altre tipologie di offerte rivolte ad un più vasto bacino di candidati. Il requisito minimo per partecipare alle selezioni Eni è la conoscenza fluente della lingua inglese e la disponibilità a trasferte dentro e fuori dal territorio nazionale.

Eni offre contratti a tempo determinato e indeterminato, in base al ruolo e alla mansione. Vediamo nel dettaglio quali sono i profili ricercati da Eni:

Project Planer And Controller

Esperto Quality Control Engineer

Esperto Constructability Engineer

Esperto Expediter/Inspector Engineer

It Product Specialist Etrm Platform

It Business Analyst Risk Management E Risk Control

Feasibility Engineer

Openlink Developer

Offshore Methods Engineer

Professional Reservoir

Professional Geomeccanica

Professional Reservoir Geology

Professional Reservoir Engineering

Specialista Ingegneria Di Sistema

It Gas, Power & Emission Trading Manager

Project Manager Ict – Oil Trading

Project Manager Ict – Area Openlink

It Energy Trading Risk Management Technical Architect

It Business Analyst Commodity Trading Management

Project Manager Ict – Risk Management & Risk Control

Specialista Strumentazione & Automazione

Offshore Structural Engineer

Onshore Civil & Structural Engineer

Buyer/Contract Engineer

Pipeline Engineer

Naval Engineer

Per tutte le informazioni sui requisiti necessari per partecipare alle selezioni Eni, le sedi di lavoro e l’invio della candidatura, consultare il sito dell’azienda alla pagina Carriere.

 

Aumenta la cedola ENI

 Paolo Scaroni ha annunciato che quest’anno il dividendo per gli azionisti aumenterà del 4 per cento rispetto all’esercizio passato. La società sta bene ed è giusto premiare chi crede in lei. Gli azionisti dell’ENI avranno quindi un dividendo per azione di 1,08 euro, rispetto a 1,04 euro pagati per il 2011. Una parte del dividendo 2012 è già stata data in acconto, si parla di 0,54 euro per titolo.

Indagato l’ad di Eni, che ne sarà del titolo?

Il gruppo petrolifero ha dato questa interessante notizia dopo l’approvazione del preconsuntivo 2012. L’azienda, praticamente, è cresciuta in modo costante nel contesto europeo caratterizzato da una forte battuta d’arresto del comparto energetico.

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Per l’ENI il dividendo accresciuto è soltanto uno dei tanti passi in avanti. Anche l’utile operativo dell’azienda è cresciuto, con un rialzo del 14,6 per cento su base annua, arrivando a quota 19,75 miliardi . Molto di questo successo, secondo Scaroni, si deve alla divisione Exploration & Production.

Per quanto riguarda l’utile netto, anche questo dato continua a crescere con un rialzo che si sostanzia nel +2,7 per cento che lo porta a quota 7,13 miliardi di euro. Scaroni, commentando tutti i dati in questione, sottolinea che almeno per la sua azienda il 2012 è stato un anno da record. I risultati ottenuti in Mozambico, nell’Africa Occidentale, in Indonesia e nel Mare di Barents, sono a dir poco entusiasmanti.

Indagato l’ad di Eni, che ne sarà del titolo?

 Si chiama Paolo Scaroni ed è uno dei personaggi più famosi del panorama energetico italiano, poiché guida l’azienda ENI, di cui è amministratore delegato. Questo ruolo non gli ha consentito di evitare le indagini portate avanti dalla procura di Milano che ha indagato Scaroni con l’accusa di corruzione internazionale.

Crisi Piazza affari per colpa di scandali grandi imprese

In ballo ci sono degli appalti che ENI avrebbe ottenuto in Algeria. Soltanto il flash della notizia, all’inizio di febbraio, ha avuto un effetto dirompente sul titolo in borsa che si è ritrovato, in un sol giorno, a perdere il 4,62% del suo valore. La Guardia di Finanza, davanti a questa débacle finanziaria, non ha battuto ciglio ed ha perquisito sia le abitazioni di Scaroni, sia gli uffici dell’ENI, sia quelli della sua controllata SAIPEM.

Eni cerca gas a Cipro

Adesso l’indagine milanese scopre le carte di un calderone molto fitto e l’indagine a carico di Scaroni, si lega a quella che alla fine di dicembre 2012 ha portato alle dimissioni i dirigenti di SAIPEM. Sembra infatti che, quest’ultima azienda, insieme all’ENI, abbia versato circa 197 milioni di tangenti agli esponenti del governo argentino, con il solo obiettivo di partecipare a due progetti molto importanti, collaborando con la Sonatrach, la compagnia petrolifera di stato algerina.

I due progetti in questione sono MLE e Medgaz e muovono un business di circa 11 miliardi di dollari.

Stando a quanto si evince dall’andamento dei due titoli nei primi due mesi dell’anno: la vicenda SAIPEM ha inciso sull’andamento del titolo omonimo e di quello dell’ENI, ma non è possibile dire il contrario