Fiat si quoterà a Wall Street?
Non si placa la sfida tra il Wall Street Journal e Sergio Marchionne. La domanda è sempre la stessa: la Fiat si quoterà a Wall Street o no?
Non si placa la sfida tra il Wall Street Journal e Sergio Marchionne. La domanda è sempre la stessa: la Fiat si quoterà a Wall Street o no?
La Fiat arranca perché le aziende per risparmiare hanno deciso di delocalizzare la produzione o di fondersi con altre aziende per rilanciarsi sul mercato.
La FIAT vola in borsa dopo che è stato firmato un accordo sindacale che va a migliorare le condizioni dei lavoratori.
Dopo sette mesi di trattative la Fiat e i tutti i sindacati -tranne la Fiom- hanno raggiunto l’accordo per l’aumento di stipendio: 40 euro in più al mese.
Per Marchionne le sfide finanziarie ed economiche che attendono la Fiat, cioè Chrysler e il mercato USA, hanno bisogno dell’euro e della governabilità del Paese.
L’agenzia Fitch ha abbassato il rating di Fiat a BB- con un out look negativo di -2.
Il settore auto è in crisi, in Europa e in Italia. Nel primo mese del 2013, calano le immatricolazioni in tutti gli Stati membri dell’UE e nei paesi Efta.
Il mercato dell’auto in Europa è in crisi. Anche le vendite della Fiat sono in diminuzione.
E’ arrivata poco fa la notizia che la trattativa tra i sindacati e la newco Fabbrica Italia di Pomigliano d’Arco (Napoli) è andata in porto. L’accordo e’ stato sottoscritto da Fim, Uilm, Fismic, Ugl
Sergio Marchionne continua a rassicurare i lavoratori della Fiat in cassa integrazione: riassunzione entro 3/4 anni nessuno stabilimento chiuso.