Tasi, nuova tassa e stangata sulle seconde case

 Se la Tasi (quota della nuova tassa Iuc sulla casa che si dovrà versare per finanziare i cosiddetti servizi indivisibili comunali) può risparmiare le prime case, ad essere colpite da una vera e propria stangata potrebbero essere le seconde, anche se il ministro dell’Interno Alfano ha escluso tale ipotesi dicendo: “Chiederemo al ministero dell’Economia un rendiconto preciso perché io credo che alcuni dei numeri pubblicati sui giornali sia possibile contraddirli e che la botta negativa contro i titolari delle seconde case non sia nei termini annunciati oggi dai giornali.

Caos Tasi tra aumento dell’aliquota e detrazioni

 Nel decreto legge Omnibus è stato deciso che i sindaci possono  intervenire per aumentare l’aliquota per la Tasi dello 0,8 per mille. Queste entrate extra saranno utilizzate per  finanziare le detrazioni che non sono previste con l’aliquota base. Ora la decisione del governo dovrà quindi  trasferirsi alle realtà locali e ai comuni e qui c’è il rischio che molte pratichino l’aumento vista la condizione economica in cui si trovano. I conti non sono messi bene e quindi è possibile che i comuni decidano di aumentare  l’aliquota della Tasi.

Il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Del Rio ha affermato che  l’obiettivo dell’aumento dello 0,8 per mille è quello di modulare e rendere più equa e più flessibile la tassa. La  questione sembra complicarsi proprio nei comuni. Le domande più importanti sembrano essere: i comuni aumenteranno l’aliquota? Quali sono i tempi per i pagamenti? Chi avrà diritto alla detrazione?

 

Per Squinzi lavoro priorità e la Tasi e una “botta”

 

Per la Tasi forse è necessario un vademecum vista anche la grande possibilità di agire in maniera indipendente che hanno i sindaci dei comuni. La Tasi è la tassa sui servi indivisibili, come l’illuminazione pubblica, la pulizia delle strade, i giardini ecc. In un certo senso, questa tassa è simile all’Imu perché si calcola sulla stessa base catastale.

Sulla prima casa nel 2014 si paga solo la Tasi, mentre sulle seconde case si pagano l’Imu e la Tasi.
Il decreto dovrebbe andare domani in Gazzetta Ufficiale e le domande a cui i sindaci stanno provando a dare una risposta rimangono. La detrazione potrebbe essere legata al reddito del proprietario della casa, ma il punto è proprio come calcolare chi ha diritto alla detrazione. Sarà per tutti? Sarà per le fasce sociali meno abbienti?

L’Imu prevedeva un aliquota del 6 per mille mentre la Tasi del 3,3 per mille, ma l’Imu comprendeva le detrazioni, come quelle per i figli. Ora la Tasi può essere aumentata dello 0,8 per mille proprio per finanziare le detrazioni.
La palla passa ai sindaci ed è abbastanza complicato il loro lavoro in questo caso. I comuni saranno indennizzati perché il passaggio dall’Imu sulla prima casa alla Tasi porterà a meno introiti e c’è bisogno dei fondi per chiudere i bilanci.

Il Governo punta a modificare ulteriormente l’Imu

 I prossimi mesi saranno intensissimi per il Governo Renzi. L’esecutivo mira a consolidare la crescita, che seppure lenta procede.

Non a caso i mercati offrono ottimi risultati. Sul fronte interno, però, c’è da considerare la mole di riforme da fare in chiave Imu.

Imu: in arrivo il decreto per le dichiarazioni degli enti non profit

 Stanno per allargarsi le misure atte all’esenzione dall’Imu delle scuole paritarie, mentre diventano molto più rigidi i criteri per le attività ricettive. La nuova modifica dei parametri necessari a individuare chi deve pagare e chi invece è esentato dall’Imu nel ‘non profit’ arriva dalla bozza del decreto sulla dichiarazione per gli enti non commerciali, accompagnata da corpose istruzioni che hanno tutto l’aspetto di una circolare.

Esenzioni Imu per i coniugi residenti in comuni diversi: la situazione per i terreni agricoli

 Quando i due coniugi vivono in due comuni diversi, l’abitazione di ognuno può beneficiare dell’esenzione dell’Imposta municipale unica. La precisazione è arrivata direttamente dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia. Parliam, pertanto, dell’abitazione principale introdotta con la Legge di Stabilità, che riguarda un nucleo familiare che ha stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in differenti comuni.

Imu: esenzioni per i coniugi residenti in comuni diversi

 Se i due coniugi abitano in due comuni diversi, l’abitazione di ognuno gode dell’esenzione Imu. La precisazione proviene dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia. Ci si riferisce all’abitazione principale introdotta con la Legge di Stabilità, concernente un nucleo familiare che ha stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in differenti comuni.

Come fare il ravvedimento operoso per la mini Imu

 E’ ormai scaduto il termine per il pagamento della mini imu, che interessava i proprietari di prime case, proprietari di terreni agricoli, proprietari di case non locate di anziani o disabili ricoverati e residenti in case di cura, quelle dei residenti all’estero e quelle dei militari e delle forze dell’ordine, che bisognava pagare anche sulle pertinenze delle prime case, come box e cantina.

Guida alla Tasi: la quota per gli utilizzatori degli immobili

 Tra le novità della Tassa sui Servizi Indivisibili vi è il dovere, da parte degli utilizzatori degli immobili, di dover versare una quota che va dal 10% al 30%. Il valore per calcolare il nuovo tributo è uguale a quello dell’Imposta municipale unica: parliamo dunque della rendita catastale riconsiderata e moltiplicata per i coefficienti preposti. Per le abitazioni sono 160.