Entra in funzione il nuovo Isee 2014, le novità

 Il calcolo dell’Isee va chiesto ai Centri di Assistenza Fiscale (Caf) dei sindacati, alle associazioni e ai Comuni; agli uffici degli Enti che erogano le varie prestazioni richieste; agli uffici dell’Inps della propria zona, presentando la Dichiarazione sostitutiva unica, Dsu.

Come cambia il nuovo modulo Isee, tutte le novità

 La novità principale sarà l’incrocio delle diverse Banche Dati fiscali e contributive, il limite delle aree di autodichiarazione, l’integrazione di dati e prestazioni a livello nazionale e locale, e una spiegazione del reddito con più riguardo alla situazione patrimoniale.

Isee, tutte le ultime novità

 Il nuovo indicatore sul reddito “consentirà l’accesso ai servizi alle persone che effettivamente hanno bisogno”. I dati fiscali più importanti come il reddito complessivo e quelli relativi alle prestazioni ricevute dall’Inps saranno compilati direttamente dalla pubblica amministrazione. Il premier, Letta ha detto che il Consiglio dei ministri ha “completato e firmato il percorso per il nuovo Isee. Si tratta di una notizia importante e per il cambiamento che interviene in modo significativo in favore delle famiglie e dei disabili”.

Con il nuovo riccometro è lotta ai falsi poveri

 Il nuovo Isee è stato approvato e tra le novità c’è il fatto che nel calcolo saranno presenti anche i guadagni fiscalmente esenti. Il nuovo strumento sembra avere l’obiettivo di dare battaglia ai falsi poveri, quelli che non dichiarano nulla pur possedendo molto, quelli che sono evasori fiscali e che usufruiscono anche degli aiuti dello Stato.

Riforma Isee, ecco le ultime novità

Il governo ha deciso di limitare le autocertificazioni proprio con il proposito di smascherare i falsi poveri a tutto vantaggio di chi veramente vive in una situazione di bisogno. le scelte, però, non aiutano le nuove categorie di poveri come chi, ad esempio, possiede una casa soltanto. Queste persone potrebbero essere fuori dalle graduatorie.

Il contenuto del decreto sul potenziamento dei controlli ISEE

Il nuovo Isee approvato ieri dal Consiglio dei Ministri segue quindi una stretta sulle concessione con nuovi parametri e un nuovo calcolo. Alcune franchigie si sono abbassate e, come detto, l’indicatore considera anche i redditi fiscalmente esenti che prima non erano considerati. Tra questi ci sono anche le borse di studio dei giovani ricercatori e di quelli che seguono i programmi di studio all’estero come il programma Erasmus. Saranno considerati anche le pensioni agli invalidi di guerra, il sussidio agli orfani di vittime del terrorismo o della criminalità e gli assegni di accorpamento e di maternità. Uno dei vantaggi del nuovo Isee sta nel fatto che è più probabile scoprire i furbi e chi fa false dichiarazioni. Il calcolo non sarà però al 100% per tutti. C’è una detrazione del 20% fino a un massimo di 3 mila euro per i redditi da lavoro dipendente e per le pensioni e i trattamenti assistenziali, fino a un massimo di mille euro. L’Isee non considera invece gli assegni di mantenimento.

Il nuovo ISEE farà luce anche sui conti correnti

 Sono in arrivo novità importanti sul fronte del welfare e delle prestazioni sociali. Il Consiglio dei Ministri di ieri ha infatti varato il nuovo ISEE, il nuovo Indicatore  della Situazione Economica Equivalente sulla base del quale tutti i cittadini saranno o meno ammessi alla fruizione delle prestazioni e delle agevolazioni previste dalla Stato in ambito sociale, scolastico e sanitario. 

Riforma Isee, ecco le ultime novità

 È stato dato il via libera dal consiglio dei ministri sul il nuovo Isee (Indicatore della situazione economica) «per affrontare lo scandalo dei finti poveri». Lo ha comunicato il premier Enrico Letta. «Abbiamo visto lo scandalo di chi andava all’università in Ferrari», vicende che «feriscono i tanti che hanno bisogno» dei servizi del welfare, ha sottolineato.

Come si calcola il nuovo Isee

 Il nuovo Isee predisposto dal Governo per limitare la possibilità di evasione fiscale e, nel caso specifico, impedire a chi non ha i requisiti di usufruire ugualmente di agevolazioni ed incentivi, ha le stesse modalità di calcolo della Situazione Economica Equivalente del precedente modello –  combinazione di Indicatore della situazione reddituale, Indicatore della situazione patrimoniale e Indicatore della situazione Economica – ma ha subito delle modificazioni riguardo alle entrate che concorrono al computo della situazione  economica del contribuente.

► Il contenuto del decreto sul potenziamento dei controlli ISEE

Il nuovo Isee, infatti, calcola la situazione economica equivalente attraverso la somma dei redditi e dal 20% dei patrimoni mobiliari e immobiliari dei componenti il nucleo familiare.

Per il calcolo del nuovo Isee si prende in considerazione un indicatore mobile, ossia il riferimento è al reddito corrente, e non a quello dell’anno precedente.

Come si calcola il nuovo Isee

Immobili e valore Imu

Quindi, per il calcolo del nuovo Isee sarà necessario notificare la presenza di immobili, anche senza mutuo, di proprietà del dichiarante. Le novità sono in relazione al valore Imu dell’immobile, che, se nel vecchio Isee era considerato per un quinto del valore Ici, con il nuovo Isee il valore di riferimento è quello Imu, che viene abbattuto di un terzo e considerato per un quinto, sottraendo una franchigia proporzionale al numero dei familiari o l’eventuale mutuo residuo.

I risparmi

La novità più importante del nuovo Isee sono i risparmi, che verranno conteggiati, sia che posseduti in Italia o all’estero, ai fini del computo della Situazione Economica Equivalente.

Devono essere indicati, oltre ai risparmi all’estero, Bot, azioni, conti concorrenti, obbligazioni, certificati di deposito e del precedente Isee è stata eliminata con l’introduzione di uno sconto da 6 a 10 mila euro in base al numero dei figli.

► Le novità dell’Isee: uno strumento più equo

I figli a carico

i figli a carico nel nuovo Isee sono considerati in base ai precedenti parametri, ma sono previste maggiorazioni crescenti per famiglie numerose, da 3 a 5 figli, e per famiglie con bambini sotto ai 3 anni, elevata per nuclei con figli minori e genitori entrambi lavoratori.

Ricordiamo che l’Isee è il documento che deve essere prodotto se si vuole fare richiesta per l’accesso alle agevolazioni previste per assistenza domiciliare, trasporti pubblici e per alunni, rette per le scuole comunali, mense scolastiche, tasse di iscrizione all’università, borse di studio, integrazioni per le rette nelle case di riposo e anche sconti per le tasse comunali.

Pubblicato il Decreto sul potenziamento dei controlli ISEE

 Il Decreto Interministeriale varato in data 8 marzo 2013, che riporta le norme relative alla “Definizione delle modalità di rafforzamento del sistema dei controlli dell’ ISEE” – ovvero l’ Indicatore della Situazione Economica Equivalente – è stato recentemente pubblicato all’ interno del n. 149 della Gazzetta Ufficiale, uscita in data 27 giugno 2013. 

Via libera al nuovo Isee

 Dopo alcuni giorni di attesa, così come era stato annunciato, la Conferenza Unificata ha finalmente dato il proprio assenso al nuovo Isee, il nuovo Indicatore della condizione Economica Equivalente che almeno il 30% delle famiglie italiane utilizzerà per avere diritto ad agevolazioni e benefici di varia natura concessi dallo stato nel settore Welfare e non solo.

La Lombardia si mette di traverso al nuovo ISEE

 Per avviare la riforma dell’ISEE e rilasciarne il nuovo formato, era necessario ottenere l’approvazione del Dpcm ma il documento ha trovato uno sbarramento nella Conferenza unifcata che non ha manifestato un’intesa sull’argomento.

 Il nuovo ISEE sarà più efficace

I presidenti delle regioni, infatti, hanno dovuto prendere atto della decisione della Lombardia di mettersi di traverso ad un progetto molto importante che ha alla base la collaborazione stretta tra INPS, Angezia delle Entrate e banche dati degli Enti locali.

Adesso, visto il diniego della Lombardia nel dare il suo benestare, sarà necessaria la cosiddetta approvazione d’ufficio entro 30 giorni.

Il conto base per le operazioni “limitate”

Sul nuovo ISEE, tra l’altro pesa anche il contenuto di una sentenza della Corte di Cassazione che nel dicembre del 2012 ha stabilito che i Comuni e le Regioni devono necessariamente approvare il nuovo riccometro, visto che sarà usato per l’accesso ai servizi di assistenza.

Tra le novità proposte con lo strumento ci sono sicuramente i maggiori margini per le verifiche e un meccanismo di rilevazione dei redditi che parte dall’autodichiarazione. In ballo, oltre al riccometro, ci sono anche altre cose: ad esempio il taglio dei posti letto negli ospedali, una questione che le Regioni, a corto di soldi, hanno difficoltà a gestire. La voce di bilancio legata alla spesa sanitaria, è meglio che resti un’incognita.