Piano scuola 2014/2017: Edilizia Scolastica e Deroga Riforma Fornero

 Il Ministro dell’Istruzione Maria Grazia Carrozza ha presentato al governo le linee programmatiche per la scuola con gli interventi previsti per il prossimo triennio, tra i quali figurano anche novità per l’edilizia scolastica e degli interventi mirati ad aggiustare gli effetti della Riforma Fornero.

Ristrutturazione e nuovi edifici

L’obiettivo degli interventi in materia di edilizia scolastica del Ministro Carrozza prevedono un censimento degli edifici scolastici e del loro stato di salute, con l’obiettivo di dare agli alunni un luogo sicuro per lo svolgimento di tutte le attività scolastiche.

Si prevedono ristrutturazioni e costruzione di nuovi edifici laddove quelli preesistenti non fossero in alcun modo recuperabili.

I fondi per procedere a questi interventi verranno dall’introduzione di un nuovo ed un unico canale di finanziamento, il  Fondo unico per l’edilizia scolastica.

Inquadramento e pensione degli insegnati

I due nodi da sciogliere sono, da un lato, a revisione delle norme che prevedono l’inserimento del personale docente non idoneo all’insegnamento in posizione amministrative e tecniche e, dall’altro, una deroga della Riforma Fornero in materia di pensioni del personale docente che preveda per il personale che ha maturato i requisiti pensionistici necessari secondo le vecchie normative entro l’anno scolastico 2011/2012 di poter andare in pensione nell’anno scolastico successivo secondo la precedente normativa.

Piano Scuola 2014-2017

Piano assunzioni scuola 2014/2017

Valutazione dei Professori e Autonomia Scolastica

Edilizia Scolastica e Deroga Riforma Fornero

Università

Scuole Pubbliche Paritarie e Abbandono Scolastico

Piano scuola 2014/2017: Valutazione dei Professori e Autonomia Scolastica

 Tra gli interventi previsti dalle linee programmatiche anticipate dal nuovo ministro dell’Istruzione Maria Grazia Carrozza, è stata preventivata anche una revisione delle metodologie di valutazione degli insegnanti e delle possibilità di ottenere maggiore autonomia delle scuole. 

Revisione delle metodologie di valutazione degli insegnati

Nelle intenzioni del nuovo Ministro c’è quella di dare un assetto completamente diverso alle metodologie di valutazione degli insegnanti: se ora, infatti, gli insegnati hanno scatti di carriera in base all’anzianità, secondo quanto detto dal nuovo ministro la progressione di carriera si baserà sulle prestazioni professionali degli insegnati, in modo da poter garantire una scuola di qualità e un controllo più stretto degli esiti rispetto ad obiettivi definiti congiuntamente.

Inoltre sono previste già delle trattative per procedere al rinnovo del contratto degli insegnanti, scaduto nel 2009 e non ancora rinnovato.

Autonomia Scolastica

Dal 2007 il budget a disposizione delle scuole è molto ridotto per le spese ordinarie – circa 8 euro per ogni discente – e, nelle intenzioni del Ministro Carrozza, c’è la ricerca di nuove risorse che potranno portare il budget fino a circa 20/25 euro per ogni alunno.

Parte dei fondi potrebbero arrivare anche dai nuovi appalti per il servizio di pulizia delle scuole.

Piano Scuola 2014-2017

Piano assunzioni scuola 2014/2017

Valutazione dei Professori e Autonomia Scolastica

Edilizia Scolastica e Deroga Riforma Fornero

Università

Scuole Pubbliche Paritarie e Abbandono Scolastico

 

Piano assunzioni scuola 2014/2017

 Durante la seduta congiunta della Commissioni Istruzione e Cultura di Senato e Camera il nuovo ministro dell’Istruzione Maria Grazia Carrozza ha annunciato le linee programmatiche del suo mandato, che prevedono delle interessanti novità per i lavoratori del comparto della scuola e dell’istruzione italiana.

Tra le novità più importanti delle quali ha parlato il ministro Carrozza ci sono, sicuramente, l’assunzione di 40 mila precari della scuola per il prossimo triennio, alle quali si aggiungono degli interventi mirati in materia di fondi, pensioni e autonomia. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Il Piano Assunzioni 2014 – 2017

Secondo le linee programmatiche di intervento annunciate dal nuovo ministro dell’Istruzione Maria Grazia Carrozza, le assunzioni di nuovo personale docente previste per il triennio 2014/2017 saranno portate avanti in parallelo tra inserimento di personale precario e di personale che risulterà idoneo all’insegnamento grazie ai nuovi concorsi pubblici che verranno programmati nei prossimi mesi.

Nel complesso, secondo le prime stime del Ministero, le nuove assunzioni saranno 44 mila grazie al turn over dei prossimi tre anni.

Si tratta, stando alle dichiarazioni del Ministro, di un intervento forte del Governo per dare una soluzione al problema della scuola e degli insegnanti precari, nel quale sarà anche presa in considerazione una revisione delle norme di reclutamento del personale amministrativo, dirigenti e docente delle scuole.

Piano Scuola 2014-2017

Piano assunzioni scuola 2014/2017

Valutazione dei Professori e Autonomia Scolastica

Edilizia Scolastica e Deroga Riforma Fornero

Università

Scuole Pubbliche Paritarie e Abbandono Scolastico

Presentato il nuovo piano triennale di assunzione per la scuola

 Per far ripartire un paese in crisi la scuola è uno dei punti fondamentali che non deve essere trascurato. E in Italia la scuola è un settore che, specialmente negli ultimi ani, non ha avuto le attenzioni e il sostegno necessario per poter essere competitiva con i sistemi di istruzione degli altri paesi.

► Nessun taglio a scuola, istruzione e ricerca

Ma si potrebbe cambiare direzione. Il nuovo Ministro dell’Istruzione ha presentato questa mattina di fronte  alle commissioni Istruzione e Cultura di Senato e Camera le linee programmatiche su scuola, università e ricerca.

Il primo punto sul quale si è soffermato il Ministro Carrozza è stato il piano di assunzioni per il triennio 2014/2017: secondo il ministro sarà possibile dare lavoro a circa 44.000 mila precari della scuola, grazie al turn-over previsto per quel periodo.

I 44.000 nuovi assunti della scuola saranno tutti docenti di ruolo e il Ministro ha garantito che le nuove assunzioni saranno equilibrate tra assorbimento del personale precario e concorso pubblico.

► La scuola entra in crisi sul fronte gite

Oltre alle nuove assunzioni, il Ministro ha anche proposto alcune deroghe per la Riforma Fornero. In primo luogo è necessario rivedere le norme che prevedono l’inquadramento dei docenti inidonei nei profili di assistente amministrativo e tecnico e poi si dovrebbero prevedere delle revisioni del sistema delle pensioni della scuola per dare la possibilità al personale scolastico che ha maturato i requisiti pensionistici previsti per l”anno scolastico 2011/2012 di andare in pensione nell’anno scolastico successivo secondo la precedente normativa.

La metà degli atenei italiani a rischio default

 E’ ormai la quarta volta consecutiva che i Rettori delle università italiane lanciano l’ allarme al Governo sulle precarie condizioni economiche in cui versa la più alta fra le istituzioni della cultura nel nostro Paese: la metà degli Atenei italiani è oggi a  rischio fallimento.

Calo investimenti pubblici per alloggi a studenti

La denuncia, questa volta, arriva dalla Crui, la Conferenza dei Rettori Italiani: a partire dal 2009, infatti, le risorse erogate dallo Stato alle università italiane sono diminuite dell’ 11%, tanto che oggi il Fondo di finanziamento ordinario è arrivato a disporre di soli 6,690 milioni per tutti gli atenei, cioè già il 4,6% rispetto al 2012.

La classifica delle università

E nell’ anno in corso, sulla base dei limitati finanziamenti a disposizione, la situazione è divenuta pressoché insostenibile. Solo le spese relative al personale interno assorbono il 95% delle risorse erogate dallo Stato, dato che già oltrepassa il limite dell’ 82% imposto per legge e che non consente altri tipi di investimenti.

Nuovi tagli agli atenei significano, infatti, nuovi blocchi nella sostituzione del personale docente, a causa del blocco del turn – over, blocco che, a rigor di cronaca, sussiste già da sei anni.

Niente ricambio generazionale, dunque, niente ricerca e, quel che è peggio, niente diritto allo studio: per il 2014, infatti, non potranno più essere totalmente coperte neanche le borse di studio. I rettori chiedono dunque che il Governo si impegni in un piano di finanziamento e revisione triennale da almeno 150 milioni di euro.