Società partecipate, le regole da seguire per diminuirle

In Italia sono presenti più di 10mila partecipate locali, di cui 8mila censite: in Francia, ce ne sono soltanto mille. È da questo dato che prende il via il commissario alla spending review Carlo Cottarelli per spiegare il taglio che, nel 2015, farà risparmiare mezzo miliardo, «forse qualcosa in più». 

Burger King sposta la sede in Canada per pagare meno tasse

Ormai è ufficiale che il colosso americano dei fast food Burger King e la catena canadese Tim Hortons hanno concluso un accordo che fa nascere un nuovo gruppo globale con vendite per circa 23 miliardi di dollari e più di 18.000 ristoranti in cento Paesi. Burger King rileverà la catena tramite contante e azioni.

Il contratto di affitto intestato ad una società

 In un post pubblicato prima di questo abbiamo parlato di una possibilità che il mercato delle locazioni apre ai privati che vogliono affittare il loro immobile. Oltre ai classici contratti stipulati tra privati, esiste anche la possibilità di affittare un immobile ad una società, una azienda che ha di norma la necessità di trovare un posto per i propri dipendenti in trasferta per un periodo di tempo determinato. 

Contratti di locazione – Affittare ad una società o ad una azienda

 In questo post vogliamo parlare di un caso particolare dei contratti di locazione, quello in cui si affitta un immobile ad una società o ad una azienda. Si tratta di un mercato parallelo e molto interessante per le locazioni, grazie alle quali i locatori, cioè i proprietari di casa possono avere più opportunità di affitto, mentre le società, cioè i conduttori, possono risparmiare sulle spese di trasferta dei loro dipendenti. 

Come si vendono le quote di una società

 Uno degli aspetti più rilevanti nell’ambito dei rapporti societari è costituito dal trattamento fiscale delle quote, cioè dalla cessione delle quote della società che si detengono. 

Ferrero, utili in crescita

 Il risultato d’esercizio della Ferrero, con un utile prima delle imposte di 795 milioni, è in calo del 9,5% in confronto all’esercizio precedente anche se con un risultato operativo in crescita, a causa della turbolenza dei cambi.

Perché alcuni investimenti sono produttivi e altri non lo sono?

 Essere in grado di comprendere quando è bene investire e quando invece non lo è fa la diferenza. Come pure conoscere i motivi che differenziano un buono investimento da un investimento meno buono. In molti casi quello che diversifica questi due elementi è molto più semplice di quanto si possa pensare.

 

Investire in Borsa massimizzando i guadagni

 

Si può potenzialmente fare soldi con un investimento se:

  • La società svolge il lavoro in modo migliore rispetto ai suoi concorrenti.
  • Gli altri investitori riconoscono che è una buona compagnia, in modo che quando arriva il momento di vendere l’investimento ci siano altri che lo vogliono comprare.
  • La società ha delle prospettive per il futuro che abbiamo visto dalle analisi degli esperti;
  • L’azienda fa profitti, nel senso che fa abbastanza soldi per pagare l’interesse dell’obbligazione o i dividendi sulle azioni.

Si può perdere denaro se:

  • I concorrenti della società sono migliori.
  • I consumatori non vogliono acquistare prodotti o servizi dell’azienda.
  • I dirigenti della società non riescono a gestire il bene aziendale, spendono troppi soldi e le loro spese sono più grandi rispetto ai loro profitti.
  • Gli altri investitori pensano che le azioni della società sono troppo costose data la sua performance e le sue prospettive future e questo non è l’ideale quando si vuole vndeere l’investimento.
  • Le persone che gestiscono l’azienda sono disoneste e non usano i soldi per il business.
  • I broker che vendono le azioni della società manipolano il prezzo in modo che non rispecchi il vero valore della società.
  • Dopo che aumentano il prezzo, questi mediatori scaricano le azioni, il prezzo scende e gli investitori perdono il loro denaro.

Il “Made in Usa” tira ancora, ma serve il mercato della Cina

 Gli Stati Uniti possono ancora competere economicamente con la Cina? Ha guardare alcune storie di successo di aziende americane anche innovative si potrebbe affermare di si.

Il manifatturiero americano sembra non potere competere con quello cinese per diversi elementi, come il costo della forza lavoro e lo sviluppo. Ma negli Stati Uniti questo settore sembra ancora vivo.

 

Gli Usa potrebbero crescere del 3% quest’anno

 

Le fabbriche in California che producono fagioli piuttosto che dolci  sono una storia di successo spesso messe in ombra dalle preoccupazioni per l’economia del Paese. La maggior parte della produzione tessile e di mobili è stata spostata in Cina, in Vietnam e in Cambogia.

Società come Jelly Belly, Hershey, i film di Hollywood o Facebook sono realtà di successo in tutto il mondo. Il “Made in Usa” conta ancora molte aziende e industrie che sono sopravvissute alla delocalizzazione eagli investimenti che si sono orientati soprattutto sull’ambito finaziario e hanno prosperato.

Considerare prodotti cone fagioli, barrette di cioccolato e film potrebbe sembrare un modo non convenzionale per definire un’economia, ma è in modo per competere con la Cina.

Nel terzo trimestre le vendite nette di Hershey sono cresciute del 6,1% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. Hollywood continua a sfornare successi mondiali al box office. Poi anche le migliori università come Harvard e Stanford sono un esempio di successo.

Inoltre, la produzione tradizionale degli Stati Uniti di auto ed elettrodomestici è tutt’altro che scomparsa. La produzione industriale è cresciuta ad un tasso annuo del 6,8% tra lo scorso ottobre e dicembre, il più alto dal secondo trimestre del 2010.

Naturalmente, il successo del made ​​in Usa non sarebbe possibile senza i cinesi e il loro potere d’acquisto in rapida crescita. Dal Big Mac ad Apple o al fim Iron Man, il  mercato cinese è importante per lo sviluppo economico l’economia degli Stati Uniti.

Investire in azioni in Cina?

 Le migliori azioni degli ultimi 10 anni riguardano società che hanno iniziato dal basso. Questo è un fatto documentato ma molti vorrebbero sapere quali saranno le migliori azioni dei prossimi 10 anni. Per questo ci vorrebbero proprietà magiche o un intuito fuori dal normale. Quindi la certezza non è possibile, ma qualche previsione si può fare.

 

Gli investimenti rischiosi

 

Considerando la storia questa azioni saranno quelle che iniziano dal basso, ma considerando tutte le Borse del mondo sono più di 11 mila. Una piccola azienda che aspira a grandi risultati non è facile da trovare perché le grandi opportunità possono essere difficili da trovare. E questo si vede quando consideriamo alcuni settori e le aziende leader. Ad esempio, se prendiamo i fast food il mercato è soprattutto di pochi marchi, su tutti McDonald e Burger King. Se prendiamo il campo delle bibite, Coca Cola e Pepsi controllano il mercato e le società più piccole hanno difficoltà ad inserirsi. Qualsiasi azienda che vuole farsi strada in questi settori deve superare ostacoli alti.

In Cina l’economia fino a qualche anno fa era controllata dallo Stato. E anche se ora è diventata più liberale, molti settori rimangono chiusi alle imprese straniere. Questo crea una grande opportunità per le piccole imprese cinesi per prendere piede in nicchie di mercato.

Investire in titoli cinesi non è una proposta priva di rischi e costa molto. La Cina ha la migliore crescita economica del mondo e, ancora più importante, questa crescita dovrebbe continuare. Cosa si ottiene quando si combinano insieme la rapida crescita dell’economia, piccole imprese e un ambiente politico che favorisce queste aziende? Una possibilità  notevole per investimenti.

È necessario però stare attenti a non buttare i soldi alla cieca. Il rischio c’è quando la crescita rallenta e la concorrenza cresce. Meglio concentrarsi su piccole aziende cinesi gestite meglio e che operano anche all’interno delle più ampie opportunità di mercato di nicchia.

Per Nintendo previsioni di profitto in ribasso

 Il gigante del mondo dei video games Nintendo ha tagliato le sue previsioni di profitto, dando la colpa di questi risultati alle vendite che sono state più deboli del previsto della sua console Wii U.

L’azienda giapponese ha affermato che si aspetta una perdita operativa di 35 miliardi di yen per la fine dell’anno.

Nintendo ha anche previsto che le vendite saranno inferiori rispetto allo scorso anno, a 590 miliardi di yen rispetto ai 635,4 miliardi di yen nel 2013.

Risale Nintendo grazie ad Animal Crossing

La società ha detto che c’è stata una vendita più lenta del previsto sia per il suo portatile Nintendo 3DS sia per la console Wii U, così come un’effetto domino che questo ha avuto sulle vendite di videogiochi. La società ha tagliato le sue stime per le vendite di Wii U nel corso dell’anno da 9 a 2,8 milioni.

Il presidente Satoru Iwata ha affermato che le vendite della console hanno recuperato verso la fine dell’anno, grazie alla attualizzazione, ma ha ammesso che il recupero non è stato all’altezza.

La popolare console Wii ha dovuto affrontare una dura concorrenza nel periodo chiave delle vendite di Natale da Microsoft e dalle console di nuova generazione di Sony, Xbox e Playstation One 4. Nintendo ha lottato per mantenere la sua preminenza nel campo dei video games che ha dal lancio della console Wii nel 2006. I giocatori occasionali, uno dei mercati chiave di Nintendo, hanno in gran parte migrato verso gli smartphone e i tablet per il gioco, mentre Microsoft e Xbox hanno cementato il loro predominio del mercato delle console.