Il conto Business50

 Il conto corrente Business50 è un contratto molto particolare che la banca Tercas stipula con i suoi clienti affinché abbiano un conto corrente attraverso il quale custodire i propri risparmi e gestire il denaro attraverso una serie di servizi importanti: prelievi, versamenti, tutti nei limiti del saldo disponibile sul conto in questione.

Il conto Business10

La sicurezza del conto Business50 è il primo punto che la cassa di risparmio tende a sottolineare spiegando che al massimo, i rischi, sono quelli della banca che potrebbe non avere sempre la disponibilità di rimborsare tutti i soldi di tutti i correntisti qualora decidessero collettivamente di non volere più avere rapporti con la Tercas. Insomma, la banca ci tiene ad avere clienti fidelizzati.

Il conto corrente di base di Tercas

Per l’apertura del conto non devono essere sostenute delle spese, è tutto gratuito mentre esistono delle spese relative alla gestione della liquidità. Per esempio c’è un canone mensile da corrispondere di 50 euro, poi ci sono 300 operazioni a trimestre gratuite con il conteggio di interessi e competenze altrettanto gratuito.

Infine ci sono 15 euro da pagare per il canone annuo della carta bancomat e la possibilità di ottenere anche una carta di credito, gratuito per i primi 12 mesi. Gratis anche il servizio di internet banking.

Il conto corrente di base di Tercas

 Il conto Business10 è soltanto una delle soluzioni messe a disposizione dalla Tercas per i clienti che vogliono gestire i loro risparmi affidandosi a questa banca. Ma abbiamo visto insieme anche delle soluzioni diverse, finanziamenti chirografari e mutui ipotecari.

Il conto Business10

Ma quali sono le caratteristiche del conto di base? Per legge ogni banca deve offrire una soluzione di base ad un costo base, per tutti i consumatori. Come spiega bene la Tercas nel foglio illustrativo:

Mutuo ipotecario a tasso variabile

“Il presente conto corrente (conto di base) è destinato al cliente consumatore in ottemperanza alla Convenzione tra Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro, Associazione Bancaria Italiana, Poste Italiane Spa, Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di moneta elettronica (di seguito Convenzione), per la definizione delle caratteristiche di un conto di base, avendo riguardo a quanto disposto dall’art. 12 commi 3, 4, 5, 6, 8 e 9 ultimo periodo del Decreto Legge 6/12/2011 n. 201 convertito con modificazioni dalla Legge 22/12/2011 n. 214. Il prodotto prevede le seguenti quattro tipologie di conto, differenziate in base ai destinatari e/o ai profili di utilizzo, come previsto dalla Convenzione:

– ORDINARIO destinato a clienti consumatori senza ulteriori specifiche

– ISEE destinato a clienti consumatori che hanno un indicatore ISEE inferiore a 7.500 euro

– PENSIONATI OPZIONE A destinato a clienti consumatori percettori di trattamento pensionistico fino a 1.500 euro mensili con profilio di operatività ALTO

– PENSIONATI OPZIONE B destinato a clienti consumatori percettori di trattamento pensionistico fino a 1.500 euro mensili con profilo di operatività BASSO.”

Il conto Business10

 Tercas offre ai suoi clienti anche numerosi conti correnti. Uno molto interessante è il conto Business10, si tratta di un contratto tra la banca e il cliente che deve custodire i risparmi e gestirli secondo alcuni servizi, quindi facendo versamenti, prelievi e pagamenti nei limiti del saldo disponibile.

Mutuo ipotecario Tercas a tasso fisso

Il conto corrente è un prodotto considerato da Tercas molto sicuro e il rischio principale in questo “contratto” è quello corso dalla banca che potrebbe non essere in grado di rimborsare il correntista qualora quest’ultimo decida di chiudere il conto. Per questo ci sono delle soluzioni assicurative ad hoc che la banca adotta per mettersi al sicuro.

Mutuo “Europa” a tasso variabile

Il conto Business10 è collegato anche al Fido disponibile per chi mette al sicuro i suoi risparmi. L’ISC è del 18,97 per cento. Il canone mensile proposto è di 10 euro e non devono essere sostenute spese per l’apertura del conto, così come gratuito è il conteggio degli interessi e delle competenze. Il numero delle operazioni gratuite ogni trimestre è parti a zero. Pagando 15 euro si può ottenere anche il rilascio di una carta Bancomat.

Zero anche i costi per l’internet banking che, qualora dovesse sfociare nel trading, allora comporterebbe una spesa aggiuntiva di 2,5 euro.

Finanziamento chirografario ordinario variabile

 Il finanziamento chirografario è un finanziamento di breve o medio termine che è concesso alla clientela e può essere usato per diversi motivi. La garanzia, in questo caso specifico, non arriva dall’ipoteca ma è concordato con le parti e può essere di diverso tipo. Per esempio può essere usato per la fidejussione, per la cessione del credito e via dicendo. Il rimborso avviene tramite un pagamento periodico, come le rate del mutuo, che è comprensivo del rimborso degli interessi.

Le previsioni sui tassi futuri

Il tasso può essere sia fisso che variabile e la periodicità del rimborso può essere mensile, trimestrale, semestrale o annuale. Il finanziamento chirografario a tasso variabile che vi proponiamo oggi è quello messo a punto dalla Tercas.

Prestiti in calo, che fare?

Il tasso d’interesse varia mensilmente sulla base della variazioni dei parametri scelte come riferimento. L’andamento, quindi il piano di rimborso, può essere concordato con il richiedente e mediamente tutto segue l’andamento del mercato.

Il prestito della Tercas è analizzato dalla banca nei documenti illustrativi dove è possibile indicare quanto può costare un finanziamento chirografario. L’esempio più semplice è quello legato ad un prestito di 10.000 euro che sia rimborsabile in 5 anni, quindi in 60 rate mensili. Il TAEG proposto è del’11,79 per cento.