Il Tesoro rinnova i BtP Italia per il prossimo anno

Il Tesoro ha dichiarato che  i Btp Italia saranno resi disponibili anche durante il 2015. Tale strumento d’investimento che ha incuriosito particolarmente numerosi grandi e piccoli investitori è stato confermato all’interno del documento che stabilisce le misure per il management del debito durante il prossimo anno.

Regioni, avviata l’operazione di Buy Back

L’operazione di buy back di titoli di debito delle Regioni, che al momento è in discussione, ha l’obiettivo di generare risparmi sulla spesa per interessi della pubblica amministrazione e una semplificazione delle posizioni debitorie delle Regioni.

Debito pubblico, Cannata fiduciosa dopo asta Ctz

 La custode del debito pubblico italiano, Maria Cannata, ha fatto bene a sentirsi fiduciosa. Dopo l’esito più che positivo dell’asta di Ctz, si è conclusa nel migliore dei modi e oltre ogni previsione anche l’emissione di Bot a sei mesi.

Minore gettito IVA per effetto della crisi economica

 Il Dipartimento delle Finanze ha comunicato i dati sulle entrate tributarie nei primi 10 mesi di quest’anno. I dati sono stabili e risentono della crisi economica di questo periodo. In effetti, c’è una riduzione significativa del gettito che deriva dall’IVA che è quantificabile in 3,4 miliardi. Questo significa quindi meno entrate per l’erario.
La riduzione del gettito riguarda la componente che si riferisce agli scambi interni con un -0,9% e quella del prelievo sulle importazioni con un -19,7%. La  situazione economica difficile di questi anni è un aspetto che spiega questi dati.
Il gettito IVA sugli scambi interni è in calo, ma comunque migliora nel confronto tra ottobre e settembre facendo registrare un +0,7%, come ha mostrato il Ministero del Tesoro. Una crescita che si era già vista nei mesi di giugno, luglio e settembre e che arriva al 5,3%.
Le entrate tributarie erariali dei primi 10 mesi del 2013 sono di 321,7 miliardi di euro. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso il rapporto è praticamente stabile con un -0,3%.
La politica e le azioni di lotta all’evasione fiscale hanno mostrato i loro frutti con entrate nel periodo che va da gennaio a ottobre di 5,8 miliardi di euro. In aumento le entrate che si riferiscono ai giochi dello 0,5% che equivalgono a 53 milioni di euro. Le entrate dalla vendita dei tabacchi sono invece più basse anche per lo sviluppo della vendita delle sigarette elettroniche in questi primi 10 mesi dell’anno. Un dato che potrebbe cambiare tendenza considerato che il mercato in questo senso è cambiato in questi ultimi mesi.

Btp Italia dal 5 all’8 novembre 2013

 Dal 5 all’8 di novembre 2013 verranno offerti i nuovi Btp dal Tesoro. Questi nuovi Btp saranno quadriennali ed indicizzati all’inflazione italiana. Questa nuova emissione ricorda quella precedente, un’emissione del Tesoro che vide un forte successo, successo che questa volta potrebbe portare il Tesoro a chiudere in anticipo il collocamento.

Il Tesoro deve rifinanziare 122 miliardi di Bot e Btp

 Anche per il Ministero delle Finanze e dunque per il Tesoro italiano arrivano puntuali le scadenze di fine 2013. A cui, a quanto pare, è decisamente meglio pensare in anticipo. Secondo una recente analisi svolta da Unimpresa, sulla base di dati ufficiali forniti dalla Banca d’ Italia, entro la fine di quest’ anno arriveranno infatti a scadenza oltre 122 miliardi di euro di debito pubblico che lo Stato italiano si troverà a dover rifinanziare.

Rischio di deficit di liquidità per il Tesoro USA

 I problemi relativi alle crisi di liquidità e quelli relativi al debito pubblico sembrano non interessare solo i Paesi del Vecchio Continente, ma affacciarsi anche oltreoceano. In America, infatti, negli Stati Uniti, potrebbe diventare sempre più concreto un rischio di deficit di liquidità per il Tesoro. E il Segretario al Tesoro, Jack Lew, ha subito lanciato l’ allarme.

Cresce la spesa dello Stato italiano

 Una recente indagine compiuta dall’ Ufficio Studi della Confederazione generale degli Artigiani – Cgia – rileva come nel giro di circa 15 anni, cioè dal 1997 al 2012, siano decisamente cresciute le spese dello Stato italiano. In questo periodo, infatti, le uscite dello Stato sono cresciute, al netto degli interessi di quasi il 69%, mentre lo stesso ritmo non è stato tenuto dalle entrate, che sono cresciute solo del 58,8%.

Il Tesoro rassicura sui conti pubblici

 In seguito al grande polverone sollevato in queste ultime ore da una serie di articoli pubblicati su Repubblica e sul britannico Financial Times in cui si metteva in luce la possibilità che lo Stato italiano avesse contratto una perdita di circa 8 miliardi di euro nei conti pubblici attraverso la stipula di contratti derivati, da parte del Ministero dell’ Economia e delle Finanze di via XX Settembre non si è fatta attendere una breve, ma decisa replica.