Quando e come correggere errori su Imi Tasi, Unico 2014, 730 2014

 È  possibile ancora pagare le tasse sulla casa, Imu e Tasi, con ravvedimento operoso nel primo caso. Per la Tasi è stata stabilita un’altra proroga, dopo quella del 16 ottobre per i Comuni che entro maggio non hanno deliberato le nuove aliquote, e che segue in questo secondo caso le date fissate da ogni amministrazione comunale, per l’Imu non c’è nessuna proroga, per cui il pagamento in ritardo sarà con sanzioni ed interessi da aggiungere alla somma di tassa da versare.

Unico Web, come funziona il servizio on line per la dichiarazione dei redditi

 Tra gli obiettivi del Governo Renzi c’è anche quello di rendere più semplice e veloce il rapporto dei contribuenti con il Fisco. Tra le varie azioni che sono state promosse anche una maggiore informatizzazione delle pratiche a carico di ogni cittadino, che potrà pertanto, utilizzare il proprio pc per accedere ai servizi di cui necessita.

I prossimi contribuenti che potranno usufruire di un servizio automatizzato sono coloro che devono presentare il Modello Unico PF per la dichiarazione dei redditi. Il servizio si chiama Unico Web e permette di fornire al Fisco i dati necessari sulla propria situazione reddituale e pagare le tasse che ne derivano. Vediamo come funziona.

Dichiarazione dei redditi – Cos’è il Modello Unico?

 Cos’è il Modello Unico

Il Modello Unico è un documento che permette alle persone fisiche di  presentare più dichiarazioni fiscali e, in quanto tale, è utilizzato sia per la dichiarazione dei redditi che per la dichiarazione Iva.

Per questo esistono diverse tipologie di Modello Unico, che vengono differenziate con apposite sigle:

  • modello PF: persone fisiche;
  • modello ENC: enti non commerciali ed equiparati;
  • modello SC: società di capitali, enti commerciali ed equiparati;
  • modello SP per le società di persone ed equiparate.

Il Modello Unico Mini

Oltre al Modello Unico, esiste anche una versione light di questo documento, che viene utilizzato per la dichiarazione dei redditi dei contribuenti residenti in Italia che non hanno cambiato il domicilio fiscale dal 1° novembre dell’anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione e che non hanno partita Iva, per la dichiarazione dei seguenti redditi:

  • redditi di terreni e di fabbricati,
  • redditi di lavoro dipendente o assimilati,
  • redditi da pensione.

Chi deve presentare il Modello Unico

In via generale sono tenuti alla presentazione del Modello Unico per la dichiarazione dei redditi i contribuenti in possesso di Partita Iva, anche nel caso in cui non siano stati percepiti redditi nell’anno di imposta di riferimento.

Inoltre, devono presentare il Modello Unico tutti i lavoratori dipendenti che rientrano nelle seguenti categorie:

  • lavoratori dipendenti che hanno cambiato datore di lavoro e sono in possesso di più certificazioni di lavoro dipendente o assimilato, solo se l’imposta sul reddito supera di oltre euro 10,33 il totale delle ritenute a carico,
  • lavoratori dipendenti che hanno percepito indennità e somme a titolo di integrazione salariale o ad altro titolo;
  • lavoratori dipendenti a cui sono state riconosciute deduzioni e/o detrazioni d’imposta non spettanti;
  • lavoratori dipendenti che hanno percepito retribuzioni e/o redditi da privati non obbligati per legge ad effettuare ritenute d’acconto;
  • lavoratori dipendenti ai quali il sostituto d’imposta non ha trattenuto il contributo di solidarietà;
  • contribuenti che hanno conseguito plusvalenze e redditi di capitale da assoggettare ad imposta sostitutiva da indicare nei quadri RT e RM.

Modello Unico 2014 – La guida

Cos’è il Modello Unico

Chi deve presentare il Modello Unico e le scadenze per il 2014

Le detrazioni previste per il 2014

Dichiarazione dei redditi con Modello Unico 2014, le detrazioni

 A breve molti contribuenti italiani, i possessori di Partita Iva e anche una parte di lavoratori dipendenti, si troveranno alle prese con il Fisco per la dichiarazione dei redditi 204, ovvero quella relativa all’anno di imposta 2013.

Come spesso accade, ci sono state delle novità per le detrazioni che si possono ottenere in sede di dichiarazione dei redditi. Vediamo quali sono in base all’elenco pubblicato dall’Agenzia delle Entrate.

Unico 2014 – La guida

 Con la bella stagione arrivano anche un bel po’ di scadenze fiscali, prima tra tutte la dichiarazione dei redditi.

I redditi percepiti vanno dichiarati attraversi diversi modelli messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate che differiscono per la provenienza dei redditi stessi. In questa guida ci occupiamo dei contribuenti che devono presentare il Modello Unico 2014.

Chi deve presentare il Modello Unico 2014?

Sono obbligati alla presentazione del Modello Unico 2014 i contribuenti che nel corso del 2013 hanno percepito

  • redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione,
  • redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita IVA,
  • redditi “diversi” non compresi fra quelli dichiarabili con il modello 730,
  • plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate o derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate in società residenti in Paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati,
  • redditi provenienti da “trust”, in qualità di beneficiario

Inoltre, il Modello Unico deve essere presentato da:

  • cittadini italiani che nel 2013 non risultano residenti in Italia,
  • coloro che presentano anche uno dei seguenti modelli: IVA, IRAP, Modello 770 ordinario e semplificato,
  • chi deve presentare la dichiarazione dei redditi per conto di contribuenti deceduti.

 Scadenze per la presentazione del Modello Unico 2014

In questi ultimi giorni il Governo sta pensando alla possibilità di una proroga per la presentazione del Modello Unico 2014, ma ancora non sono state rese note notizie ufficiali. Quindi, al momento, le date per la presentazione del Modello Unico 2014 sono le seguenti:

  • 30 settembre 2014: per la presentazione dell’Unico 2014 in via telematica,
  • fra il 2 maggio e il 30 giugno per la presentazione in forma cartacea presso gli uffici postali.

Modello Unico 2014 – La guida

Cos’è il Modello Unico

Chi deve presentare il Modello Unico e le scadenze per il 2014

Le detrazioni previste per il 2014

Entrate, nuova circolare per la compilazione delle dichiarazioni dei redditi

 L’Agenzia delle Entrate ha diffuso una nuova circolare rendendo note ufficialmente alcune novità inerenti alla compilazione dei modelli per le dichiarazioni dei redditi 770 2014 Semplificato, 770 2014 Ordinario e Unico 2014, effettuate per correggere alcuni errori apparsi dopo la loro pubblicazione sullo stesso sito internet delle Entrate.

Disoccupati, prorogata la scadenza per la presentazione dell’Unico

 I disoccupati italiani che hanno perso il lavoro nel 2012 non dovranno aspettare due anni per il rimborso degli eventuali crediti che vantano con il Fisco, ma possono presentare il Modello 730 anziché il Modello Unico e accedere prima all’importo spettante. Ma non tutti lo sanno.Il provvedimento che permette a chi ha perso il lavoro durante il 2012 che ha già versato gli anticipi per le tasse e i tributi durante il 2011, e che quindi ora si trovano in credito nei confronti del Fisco italiano, è stato varato appena prima dello scoppio di questa ennesima crisi politica alla quale stiamo assistendo, ma proprio per la concentrazione dell’attenzione su questo fatto, la notizia non è giunta a tutti coloro che ne hanno diritto.

Stesso dicasi per un altro dettaglio contenuto nel provvedimento, ossia la proroga della scadenza per la presentazione del Modello Unico al 25 ottobre 2013.

>  Che cos’è il modello 730 – Situazioni particolari per chi ha perso il lavoro

Con l’entrata in vigore il 22 agosto 2013 del Decreto del Fare, infatti, chi ha perso il lavoro potrà recuperare i crediti Irpef nei confronti dello Stato in tempi rapidi: presentando il Modello 730 il contribuente avrà accesso al rimborso entro un paio di mesi dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Il problema, però, è che non tutti sono a conoscenza di questa possibilità: secondo i Caf solo 120 mila contribuenti hanno approfittato di questa possibilità, un terzo dei 400 mila potenziali aventi diritto. 

Hanno diritto alla presentazione del Modello 730 invece dell’Unico solo coloro che hanno perso il lavoro nel 2012 senza trovarne un altro e che quindi non hanno più il sostituto d’imposta che versa il rimborso in busta paga.

Come si chiede il rimborso fiscale – La guida dell’Agenzia delle Entrate

 Solitamente quando si parla di Fisco e di rimborsi la prima cosa che viene in mente sono le lettere dell’Agenzia delle Entrate che invitano bonariamente il contribuente a pagare o, peggio, le buste verdi che arrivano direttamente da Equitalia, le tanto temute cartelle esattoriali, che di bonario non hanno nulla.

► Come presentare la domanda di rimborso dell’IRAP dalle maggiori imposte IRPEF – IRES

Ma può succedere anche che un contribuente si trovi in credito nei confronti del fisco, ovvero può succedere che il cittadino abbia qualcosa da riscuotere. Come si fa allora?

In che modo si possono ottenere indietro i soldi versati ma non dovuti al fisco? A questa, e ad altre domande, ha risposto l’Agenzia delle Entrate.

Come si richiede un rimborso fiscale

Due sono le possibili procedure da attuare se ci si trova in credito con il fisco:

1. rimborso su istanza, da effettuare in carta semplice ma con tutta la documentazione che attesti il credito del contribuente: la richiesta deve essere fatta entro 48  mesi per i rimborsi di ritenute o versamenti diretti e entro 36 se si tratta di rimborsi relativi alle imposte indirette;

2. rimborso tramite dichiarazione dei redditi se il credito risulta dalla dichiarazione stessa, con procedure differenziate se si usa il Modello Unico (si dovrà compilare il quadro RX o chiedere la compensazione) o il Modello 730 (il rimborso può essere richiesto direttamente in busta paga).

► Calendario fiscale – Gli appuntamenti di ottobre e dicembre 2013

Come avviene il rimborso?

Le modalità attraverso le quali i contribuenti vengono rimborsati dall’Agenzia delle Entrate, dopo che la stessa avrà effettuato i dovuti controlli, variano in base alla somma che vantata a credito dal contribuente:

– credito inferiore ai 1.000 euro: rimborso in contanti recandosi presso gli Ufficio postali;

– credito dai 1.000 ai 51.645,69 euro: vaglia della Banca d’Italia;

– credito oltre i 51.645,69 euro: accredito su conto corrente bancario o postale.

Guarda il video guida messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate