Le Borse americane mostrano debolezza dopo gli ultimi dati

 Ieri la volatilità dei mercati è stata abbastanza sostenuta, se confrontata con la media degli ultimi tempi, con le borse americane a fare da traino ai mercati con dei tentativi di discesa che hanno trascinato con sé anche le borse europee (Dax sopra tutto), ai quali sono corrisposti acquisti di yen ed inizialmente di dollaro americano, quest’ultimi poi rientrati.

Wall Street, Borse al rialzo dopo i dati sulla disoccupazione

 A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,59%, l’S&P500 lo 0,65% e il Nasdaq Composite l’1,05%. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono aumentate la scorsa settimane a 312 mila unità. Il dato è superiore alle attese (consensus 310 mila unità).

Wall Street: scendono le quotazioni di Coca-Cola

 Quella di ieri è stata senza dubbio una giornata ‘particolare’ per la borsa di Wall Street, a cominciare da un’apertura poco mossa.

Durante i primi scambi, i listini di Wall Street hanno viaggiato in positivo ma sono rimasti poco mossi, con il Dow Jones che è salito dello 0,02%, il Nasdaq cresciuto dello 0,41% e lo S&P che è avanzato dello 0,17%. Tra i titoli da segnalare c’è il ribasso di Coca-Cola, che ha ceduto il 2,95% dopo la trimestrale che ha messo in luce le difficoltà del colosso delle bevande gassate a causa del calo della domanda negli Stati Uniti.

Perché i mercati emergenti preoccupano Wall Street

 Wall Street è un mondo lontano dalla Turchia e dall’Argentina e dalle altre economie in via di sviluppo, ma la recente notizia del tumulto finanziario delle valute di alcuni mercati emergenti ha portato un po’ di preoccupazione.

Infatti, il mercato Wall Street si trova davanti all’ostacolo che pochi analisti finanziari potevano immaginare, la svalutazione e la fuga di capitali dai mercati emergenti vulnerabili come la Turchia e l’Argentina.

 

 Gli Usa potrebbero crescere del 3% quest’anno

 

La turbolenza finanziaria, che viene aggravata dal rallentamento della crescita in Cina, ha sollevato timori di una potenziale crisi che potrebbe infliggere danni alle economie di questi Paesi in via di sviluppo e, forse, infettare altre nazioni. Questa combinazione potrebbe influenzare i guadagni delle multinazionali americane. Si potrebbe anche indurre gli investitori a scaricare asset rischiosi, una risposta che sembra già essere in corso.

Nelle ultime due sedute il Dow Jones è caduto di più di 494 punti a 15.879, estendendo la sua perdita al 4,2%.

L’incertezza dei mercati emergenti sembra pesare maggiormente sugli investitori in questo momento. Ecco alcuni motivi per cui ciò che accade nei mercati emergenti è importante per Wall Street.

I mercati emergenti sono il futuro motore di crescita dell’economia globale e un’importante fonte di profitti per le aziende americane. Molti investitori stanno portando i loro soldi fuori dai mercati emergenti verso mercati più stabili ed danneggiando le nazioni in via di sviluppo.

Come risultato, le aziende americane vendono meno merci all’estero e hanno profitti più piccoli.

La crisi delle valute potrebbe creare crisi economica. La paura più grande è se l’attuale crisi dei mercati valutari si trasforma in una crisi economica e porta.

Wall Street in ribasso per i dati sulla Cina

 La Borsa degli Stati Uniti è in ribasso giovedì con il Dow Jones che registra il suo terzo giorno consecutivo di perdite, con attività rischiose vendute in scia ai dati deludenti sulla produzione in Cina.

I titoli finanziari e le materie prime mostrano le perdite più forti della giornata mentre i servizi di telecomunicazioni sono stati l’unico settore positivo in quanto gli investitori hanno venduto titoli orientati alla crescita e comprato quelli difensivi.

Il sentimento del mercato è stato influenzato in modo negativo da una relazione sulla produzione in Cina, la seconda più grande economia del mondo, che ha mostrato un rallentamento lieve alla fine del 2013.

Le azioni cinesi sono scambiate in calo nel mercato americano con Baidu Inc in calo del 6,2%,  Sina Corp in calo del 5,9 e Petrochina del 3,1%.

Il Panico della giornata è stato quindi associato con questi dati sull’economia in Cina e dovrebbe essere una reazione temporanea.

A Wall Street il Dow Jones è sceso dell’1,07% di 175,99 a 16,197.35, l’S&P 500 ha perso lo 0.89% e 16,4 punti a 1,828.46 e il Nasdaq è sceso dello 0,57% di 24,126 punti a 4,218.875. Il volume degli scambi è stato più alto rispetto alla media degli ultimi cinque giorni.

 

► Le Borse americane viaggiano contrastate

 

Microsoft Corp ha comunicato che il profitto è aumentato del 3% per le vendite del suo software Office per le imprese che hanno compensato un altro trimestre debole.

Apple è aumentato dello 0,8% a 556,18 dollari. L’investitore Carl Icahn ha comprato altri 500 milioni di dollari di azioni Apple, con l’investimento complessivo del miliardario nel creatore di iPhone a 3,6 miliardi di dollari.

 

La Borsa di Tokyo in rialzo segue Wall Street

 La Borsa di Tokyo è in rialzo dopo due sedute caratterizzate da perdite di una certa rilevanza. Ieri, Tokyo è calata del 2,2% e in due giorni ha perso circa 500 punti. L’inizio del 2014 non è stato quindi in linea con il 2013 da record per la Borsa asiatica.

La Borsa di Tokyo oggi è stata influenzata da Wall Street, che è in recupero, e dal rialzo del dollaro sullo yen che hanno dato un certo movimento. Il Nikkei in rialzo dell’1,94% a 16.121,45 punti. Questo è l’indice che raccoglie i principali titoli, mentre il Topix, più ampio in termini di titoli, è cresciuto dell’1,79% a 1.306,23 punti.

Lo yen è in calo nei confronti del dollaro e delle altre monete considerando le 16 più importanti. In risalita lo won sudcoreano dopo otto settimane in cui era ai minimi.

 

Piazza Affari non risente del calo di Tokyo

 

La Borsa di Tokyo è influenzata da Wall Street che ha chiuso in rialzo dopo tre sedute negative. L’indice Dow Jones è cresciuto dello 0,64% a 16.530 punti, lo S&P 500 dello 0,6% a 1.838 punti e il Nasdaq dello 0,96% a 4.153 punti.

 

A Tokyo il Nikkei riprende fiato

 

In calo a novembre rispetto al mese precedente il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti a 34,25 miliardi di dollari.

Domani è prevista la pubblicazione dei verbali del Fomc e c’è molta attesa per questa comunicazione. Si potrà capire quali sono le valutazioni dei membri della  Federal Reserve (Fed) sul tapering e su come si andrà avanti.

Lo scambio tra l’euro e il dollaro è a 1,3615. Per quanto riguarda le materie prime, l’oro è in calo dello 0,5% come l’argento, mentre il gas naturale è in rialzo dello 0,8%.

Wall Street apre negativa dopo un anno da record

 Wall Street ha chiuso il 2013 come un anno da record che è stato il migliore dal 1997. Un 2013 caratterizzato da una crescita importante, con i principali indici che hanno chiuso in rialzo anche l’ultimo giorno delle contrattazioni portando il livello, per l’appunto, ai massimi di sempre. Nell’ultima giornata prima della pausa per il Capodanno, a Wall Street il Dow Jones ha chiuso l’anno con un  +0,44% a 16.576,66 punti. Il livello raggiunto dall’indice è il più alto da 17 anni. L’indice S&P 500 ha registrato un +0,40% a 1.848,36 punti. Per questo indice il risultato è stato il migliore da 16 anni. Un anno ottimo anche per il il Nasdaq che nell’ultimo giorno del 2013 ha guadagnando lo 0,54% a 4.176,59 punti.
Oggi, alla riapertura dei mercati finanziari per la prima sessione del 2014, Wall Street apre in calo. L’inizio dell’anno è caratterizzato da debolezza nei principali mercati finanziari mondiali, con investitori cauti che hanno influenzato l’apertura della Borsa di New York. Eppure, negli Stati Uniti si è registrato il calo delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione; un calo leggermente minore di quello stimato. La notizia non ha fino al momento spinto Wall Street.
C’è quindi la possibilità che Wall Street chiuda in rosso il primo giorni del nuovo anno, fatto che non avviene dal 2008. In calo i futures del Dow Jones a -0,1%. I futures dell’S&P 500 e Nasdaq sono al -0,2%. I futures del petrolio con scadenza a febbraio registrano un -0,71% a 97,73 dollari al barile. Per quanto riguarda l’oro, con riferimento ai futures che scadono anch’essi a febbraio, c’è un rialzo dell’1,47% a 1.221 dollari l’oncia.

 

A Piazza Affari bene Generali e ottima performance per Salvatore Ferragamo

 La Borsa americana di Wall Street ieri era chiusa per il Thanksgiving Day mentre oggi sarà aperta solo per metà seduta. In Europa, Piazza Affari e le altre Borse hanno fatto segnare all’apertura un lieve rialzo. A Milano la Borsa vede il Ftse Mib è +0,12% e a 19.123 punti. Piazza Affari è influenzata dalla situazione politica caratterizzata da diverse situazioni. La decadenza da senatore di Berlusconi a portato Forza Italia all’opposizione. Il Nuovo Centrodestra appoggia il governo, e questo dovrebbe dare stabilità, ma le condizioni sono cambiate e il Quirinale ha chiesto un voto di fiducia per vedere se questa nuova maggioranza è solida anche se con numeri minori.

Successo a NY per il primo giorno di Twitter in borsa

 Il primo giorno di quotazione di Twitter, il popolare social network che si distingue dagli altri per i suoi soli 140 caratteri a disposizione e il suo caratteristico uccellino, si è chiuso a New York come un vero e proprio successo