Tagli banche inglesi 2013

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 Tremano le grandi banche. Le loro strutture, note per aver per permesso agli istituti internazionali di consolidare il loro primato in tutto il mondo,continuano ad essere vittime di tagli, per effetto di una situazione economica tutt’altro che favorevole.

I grandi istituti sono sempre più condizionati dalla pesantezza dei conti delle ultimi stagioni, i cui effetti stanno influendo non poco nella conduzione odierna.

Barclays

Fonti autorevoli affermano ad esempio che in Gran Bretagna Barclays avrebbe dato l’ok per un piano di taglio del 15% della forza lavoro in Asia, Giappone compreso, in particolar modo nel comparto dell’investment banking.

Morgan Stanley

Lo stesso provvedimento, quello dei tagli al comparto dell’investment banking, era stato già avviato in un recente passato da Morgan Stanley. La decisione è stata presa a causa dello scarso livello di marginalità creato dalle tradizionali attività di supporto alla sottoscrizione di azioni e bond, di advisory in generale e di consulenza nelle attività extra finanzarie.

Lloyds Banking Group

Quella che è la banca numero due del Regno Unito, dopo aver avviato modifiche significative ai vertici nella scorsa estate in seguito allo scoppio dello scandalo Libor, ha anche da poco intrapreso la strada per la riduzione degli organici in Europa, sempre per quanto riguarda le posizioni dell’investment banking. I tagli dovrebbero riguardare circa 2 mila dipendenti. Anche Lloyds Banking Group ha cominciato un piano di licenziamenti da oltre mille unità.

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