La procura di Trani ha chiuso le indagini per usura a carico dei vertici della Banca d’Italia e di altre banche coinvolte in alcuni prestiti, i cui tassi secondo l’accusa sarebbero usurai
Sono stati accusati di aver creato un sistema di tassi di usura avallati dalla Banca d’Italia i direttori generali della Banca d’Italia, Vincenzo Desario e Fabrizio Saccomanni, , due responsabii della Vigilanza bancaria, Francesco Frasca e Anna Maria Tarantola (oggi presidente della Rai). L’ex presidente di Bnl, Luigi Abete, i vertici passati e odierni di Unicredit, Dieter Rampl, Alessandro Profumo e Federico Ghizzoni, Fabrizio Mussari e Francesco Gaetano Caltagirone per Mps, e i numeri uno della Popolare di Bari, il presidente Fulvio Saroli e l’amministratore delegato Marco Jacobini.
>ย Pubblicati i tassi anti usura per il secondo trimestre 2014
E’ la tesi con cui il pm di Trani, Michele Ruggiero, ha chiuso le indagini e per cui chiederร di mandare a giudizio quasi tutto il sistema bancario italiano. Fatto che se dovesse trovare basamento metterebbe in forte crisi tutto il credito italiano, dal momento che permetterebbe a chi ha un mutuo di continuare a pagarlo senza dover dare nessun interesse.
I dirigenti dalla Banca d’Italia e il ministero dell’Economia (Giuseppe Maresca) avrebbero, nelle relative cariche, “adottato determinazioni amministrative (leggi circolari e regoalmenti, ndr) in contrasto/violazione della legge in materia di usura n.108 del 7/3/1996 cosรฌ consapevolemtne fornendo un contributo morale necessario ai fatti reato di usura materialmente commessi dalle banche”.
Il reato di usura bancaria รจ stato fatto ai danni di alcune imprese di Barletta, la Costruzioni Crescente con un vantaggio per Bnl di circa 42mila euro e la Best Side per poco piรน di 2mila euro, la Aligest con un vantaggio per Unicredit di 1.800 euro. Ha denunciato Unicredit per interessi usurari per 9.500 Vincenzo Longo e la Tiesse srl, (2mila euro). Longo ha denunciato anche Mps per altri 16mila euro. La Popolare di Bari รจ nell’inchiesta per 296 euro di vantaggio usuraio sottratti a Luigi Salvatore Gianfrancesco.