La ripresa di Tenaris procederร a ritmo lento. Gli analisti sono convinti che il marchio recupererร terreno solo nella seconda parte di questo 2016.
In ogni caso il titolo sta reagendo in maniera positivaย in borsa all’outlook sui restanti trimestri dell’anno e, soprattutto, al dato sul cash flow, positivo per 380 milioni di dollari, e sulla cassa netta pari a 1,783 miliardi di dollari (1,94 miliardi nel primo trimestre di quest’anno) in confrontoย agli 1,4 miliardi attesi dal consenso grazie a un miglior andamento del capitale circolante netto.
Le vendite, invece, nel secondo trimestre sono calate del 40% a 1,121 miliardi di dollari, poco sotto le attese del consenso a 1,14 miliardi di dollari, a causa del calo dell’attivitร in Nord America e del blocco dei progetti in Brasile e in Argentina, nonchรฉ dell’erosione dei prezzi a livello globale. In particolare, i volumi nel periodo sono stati pari a 475 mila tonnellate, -25% anno su anno (-7% trimestre su trimestre) contro il -24,5% atteso, mentre i prezzi sono scesi del -22% anno su anno contro il -16% atteso.
La perdita operativa, tra aprile e giugno, si รจ attestata a 39,8 milioni di dollari rispetto a un dato positivo per 111 milioni dello stesso periodo del 2015 e l’ebitda si รจ piรน che dimezzato a 124 milioni rispetto ai 265 milioni di un anno prima (-53%) e ai 178 milioni attesi dagli analisti, impattato da 43 milioni di oneri di ristrutturazione. Cosรฌ l’utile รจ risultato in rosso per 9,177 milioni di dollari, deludendo le attese del consenso per un dato positivo a 5 milioni, mentre nel secondo trimestre dell’anno scorso la societร aveva registrato un utile di 72,3 milioni.
Tenaris vede perรฒ una ripresa nel secondo semestre. La societร ritiene, infatti, che l’attivitร di estrazione in Nord America abbia toccato il fondo nel secondo trimestre e stia cominciando a ripartire. Anche nel resto del mondo sembra che l’industria petrolifera abbia segnato il punto di minimo. Tuttavia il ritmo della ripresa sarร lento.