Tiscali ha raggiunto faticosamente lโaccordo di ristrutturazione, avviato giร molti mesi fa, dellโindebitamento bancario. Lโaccordo รจ arrivato il giorno prima di Natale, e mette in sicurezza la continuitร dellโazienda del provider sardo.
Lโintesa, molto complessa, mette mano alla ristrutturazione dei debiti bancari per 140 milioni e contempla un aumento di capitale che verrร sottoscritto in piรน sessioni da SocGen per un importo pari a quasi 42 milioni.
Per le altre due linee di credito da complessivi 97 milioni, il nuovo piano di ammortamento contempla oltre al primo rimborso per 5 milioni giร effettuato qualche giorno fa, pagamenti di dieci milioni piรน interessi sia durante il prossimo anno che durante il 2016 e lโintegrale rimborso nel 2017.
I proventi dellโaumento che vedrร la banca francese nei panni di sottoscrittore saranno funzionali anche essi al rimborso dei debiti.
Inoltre, la societร dovrebbe cedere a un fondo immobiliare il contratto di Lease back della sede storica. Unโoperazione che, non appena sarร concretizzata, porterร a un abbattimento ulteriore del debito finanziario per cinquanta milioni e una plusvalenza attesa a conto economico per 15 milioni. Con lโintesa raggiunta, Tiscali riequilibrerร da qui al 2017 una struttura finanziaria pericolante ormai da piรน di un anno che aveva fatto temere il peggio. Infatti, ben 108 milioni di debiti bancari erano scaduti durante lโestate scorsa e altri 24 milioni avrebbero dovuto essere rimborsati durante il prossimo anno.
La dilazione dei tempi di rimborso offre una boccata dโossigeno a Tiscali, che ha visto negli anni allargarsi il buco del patrimonio per via delle perdite cumulate durante il corso del tempo.
A settembre di questโanno, infatti, il fornitore di accessi internet presentava un patrimonio netto in negativo per 161 miliardi di euro a fronte di un indebitamento finanziario netto complessivo per 191 milioni e con debiti commerciali e tributari giร scaduti per 47 milioni.