UBS distribuisce bonus miliardari nonostante i conti in rosso

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 Sergio Ermotti si appresta a diventare uno dei manager bancari più pagati d’Europa.

A poco, quindi, è valso il referendum appena conclusosi in Svizzera che ha deciso che, per UBS, non sarà più solo il cda a decidere l’ammontare dei bonus, ma la decisione dovrà essere presa di concerto con l’assemblea: sui manager dei grandi istituti continuano, infatti, a piovere milioni.

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Sergio Ermotti, per il 2012, ha percepito un compenso piuttosto sostanzioso: 8,9 milioni di franchi svizzeri (7,2 milioni di euro), di cui 6,1 milioni in bonus. Ma Ubs ha anche premiato il nuovo capo dell’investment banking Andrea Orcel con un regalo di benvenuto di 26 milioni.

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Una notizia che fa discutere non solo perché c’è stato il referendum e non solo perché anche l’Unione Europea sta discutendo un accordo preliminare per introdurre un tetto ai bonus, ma soprattutto perché nel 2012, anno di riferimento di questi pagamenti monster, la banca di Zurigo ha varato un piano di ristrutturazione aziendale che vale ben 10.000 posti di lavoro.

Oltre a questo va preso in considerazione il fatto che UBS è stata salvata dal crollo causato dalla sua cultura di bonus eccessivi che spingeva i dirigenti a perseguire investimenti ad elevato rischio.

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A gettare altra benzina sul fuoco di una discussione, quella sugli stipendi dei manager, molto calda in Svizzera i conti in rosso della banca: Ubs ha chiuso il 2012 in perdita, ma il monte-bonus sull’anno è stato ridotto solo del 7%.

 

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