Lista Falciani: che fine hanno fatto i titolari dei conti correnti in Svizzera

La “lista Falciani” ha fatto tanto parlare i media alcuni anni fa. Si trattava di un elenco dei titolari di conti correnti in Svizzera, stilato dal funzionario Hervè Falciani, poi condannato per spionaggio economico. Un database enorme che per la prima volta perdeva il suo tratto anonimo.

In pratica Hervé Falciani, italo-francese, tecnico informatico della Hsbc, si era impossessato dei dati e dopo aver tentato di rivenderli al miglior governo offerente, li aveva consegnati alle autorità francesi.

Nella “lista Falciani”, come fu ribattezzata dalle cronache, c’erano i nomi dei titolari che a fine 2006 avevano dei depositi nella filiale svizzera della banca Hsbc. Circa 100mila nominativi di correntisti, riconducibili a 79 mila persone in tutto il mondo, e 20mila nominativi di società, di cui 7mila italiani che avevano depositato complessivamente circa 6,5 miliardi di euro in Svizzera. Della parte riservata agli italiani, circa 700 avevano il domicilio fiscale nel Lazio.

Il parterre di nomi era variopinto, soprattutto di quelli italiani. Erano nomi noti alle cronache mondane, c’erano stilisti, orafi e gioiellieri, anche di fama mondiale, attori, showgirl, presente anche la media e alta borghesia, nobili e professionisti.

Gli interessati sono stati interrogati dalle varie Procure di competenza, soprattutto per verificare se avessero usufruito dello scudo fiscale e avessero sanato in questo modo eventuali irregolarità. In quanto l’accusa è di omesse o incomplete dichiarazioni dei redditi per centinaia di milioni di euro. Non tutti gli interessati erano evasori fiscali, come è emerso durante le verifiche.

Tra i nomi eccellenti della “lista Falciani” anche quello di Elisabetta Gregoraci, all’epoca moglie di Flavio Briatore, il cui procedimento è stato archiviato a luglio del 2012 con decreto firmato dal G.I.P. Antonella Capri del Tribunale ordinario di Roma.

Il GIP ha disposto la distruzione della documentazione sequestrata, oltre al dissequestro e alla restituzione a Elisabetta Gregoraci di quanto in sequestro. La richiesta di archiviazione inviata al G.I.P. era partita dal Procuratore della Repubblica di Roma Paolo Ielo, in quanto i bonifici che la Gregoraci aveva ricevuto sul conto svizzero non erano somme non dichiarate, ma si trattava di bonifici provenienti dal marito Flavio Briatore e stabiliti in fase di accordo prematrimoniale.

Ogni caso dei soggetti coinvolti nell’inchiesta della “lista Falciani” è stato valutato singolarmente e sulla base delle spiegazioni fornite dai soggetti interessati. Alcuni conti erano già stati chiusi o svuotati, per altri era stato utilizzato lo scudo fiscale introdotto in Italia nel 2009.

Tassi negativi? Gli svizzeri boicottano le banche

Parola d’ordine: boicottare le banche. Con i tassi negativi, che si aggirano intorno al -0,75%, per effetto delle manovre della Banca centrale, gli svizzeri stanno tornando a mettere i soldi in cassaforte per ‘proteggerli’ dagli istituti di credito.

Niente più sgravi fiscali? Il Gruppo Armani lascia la Svizzera

Strana coincidenza. Il gruppo Armani lascia la Svizzera di gran carriera, trasferendo a Milano la propria sede di Mendrisio, con conseguenze dolorose per un centinaio di persone, proprio mentre il Parlamento elvetico, su richiesta esplicita e prolungata dell’Ocse, elimina gli sgravi fiscali alle imprese estere che si sono insediate nella Confederazione, attratte dalla prospettiva di pagare poche tasse.

Gli anziani preferiscono la Svizzera

Le persone anziane si trovano molto bene in Svizzera, pessimamente in Afghanistan e in Africa in generale. E in Italia? no bene, soprattutto se si considera che se la passano peggio che in altri Paesi paragonabili al nostro per struttura economica come Spagna e Francia, ma anche peggio di Colombia, Tailandia, Messico, Brasile, Cipro, Costa Rica e via dicendo.

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