Svizzera a rischio recessione

Anche dopo il forte picco della crisi finanziaria, scoppiata nel 2008, la Svizzera ha visto il proprio Pil in crescita, la disoccupazione sotto controllo e i conti pubblici in ordine.

La Svizzera frena l’apprezzamento del Franco

Durante la scorsa settimana, quella precedente alle festività natalizie, i depositi a vista presso la Schweizerische National-Bank (SNB), la banca centrale svizzera, sono aumentati da 313 a 316 miliardi di franchi svizzeri (quasi 263 miliardi di euro), restando comunque stabili a 316,1 miliardi su base mensile.

I residenti contro l’abolizione del segreto bancario in Svizzera

 E’ solo da pochi mesi che la Svizzera ha firmato un protocollo di intesa OCSE che prevede la fine del segreto bancario tra gli stati membri aderenti alla convenzione. Una delle roccaforti più tipiche della piccola nazione elvetica potrebbe quindi venire a cadere entro pochi mesi e la Svizzera  un certo senso perdere il suo primato di segretezza.  

Anche per la Svizzera la crisi frena il PIl

Brusca frenata anche per l’economia svizzera: nel secondo trimestre il Pil è rimasto uguale riguardo ai primi tre mesi del 2014. Dal paragone con lo stesso periodo dello scorso anno emerge invece un aumento dello 0,6%. Da inizio gennaio a fine marzo l’economia elvetica era migliorata dello 0,5% in ambito trimestrale e del 2% in ambito annuale.

Cosa comporterà la fine del segreto bancario?

 Nel mese di maggio 2014 è stato per la prima volta firmato a Parigi un accordo internazionale promosso dall’OCSE, l’organizzazione mondiale per la cooperazione e lo sviluppo economico, relativo alla fine del segreto bancario nei paesi che hanno deciso di aderire alla convenzione. 

Quante tasse si pagano in Svizzera?

 La Svizzera può vantare, a livello di tassazione, uno dei sistemi fiscali più vantaggiosi d’Europa sia per le persone che per le imprese. La pressione fiscale, infatti, viene gestita a diversi livelli, da quello locale a quello centrale, ma le aliquote non superano mai una certa misura. 

La Svizzera al voto sul salario minimo

 I cittadini elvetici domenica sono chiamati alle urne per esprimere la loro opinione sul referendum ‘Per la protezione di salari equi’ voluto dai sindacati che prevede l’introduzione del salario minimo, presente in molti paesi ma stranamente non nella ricchissima Svizzera.

A far notizia non la mancanza del salario minimo in un paese come la Svizzera, ma il fatto che l’importo previsto dal referendum è di 22 franchi l’ora, ovvero circa 18 euro.

Conti correnti bloccati per gli stranieri in Svizzera

 Solo poco tempo fa la Svizzera, dopo molti anni, ha deciso di rinunciare al segreto bancario, istituito sin dagli anni Trenta per evitare che i nazisti usassero a proprio vantaggio informazioni preziose. La Svizzera ha infatti aderito al protocollo OCSE e ora firmerà accordi con gli altri stati per lo scambio delle informazioni fiscali con le autorità competenti.