Work in Progress: il rapporto dei giovani italiani con il lavoro

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 Anche se i recenti dati sulla disoccupazione in Italia mostrano come sia in calo il numero dei senza lavoro, resta comunque il fatto che molti giovani italiani, quelli che sono nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni, non hanno trovato un’occupazione. Il sondaggio condotto dal Centro di ricerche sociali sul lavoro e le nuove forme di occupazione, dal titolo “Work in Progress“, dà una chiara idea di come i giovani italiani cerchino di rapportarsi a questa drammatica situazione.

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Il sondaggio è stato realizzato su un campione di 800 giovani tra i 18 e i 35 anni, il 66% dei quali in possesso di una laurea di secondo livello. Il dato che balza subito all’attenzione è la grande percentuale di giovani che sarebbero disposti anche a lasciare l’Italia pur di avere un’occupazione: sono il 64% del totale e il 37% ha già intrapreso la strada dell’emigrazione inviando il proprio curriculum all’estero.

A dispetto di quanto ha detto il Ministro Fornero i ragazzi italiani non sono né choosy né legati al lavoro a tempo indeterminato: la maggior parte di loro è disposta ad essere flessibile, sottopagato (25%), a lavorare anche se non sono rispettati i termini del contratto, o comunque ad accettare l’abuso di un contratto atipico (12%) e a mettere da parte la propria integrità morale (2%).

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Rimanendo in tema Fornero: per il 57,6% del campione la riforma Fornero ha peggiorato la situazione, ha aumentato i costi per le imprese e il precariato per i lavoratori.

 

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