Il bonus Irpef non è per tutti: gli esclusi e le nuove tasse da pagare

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 Nella busta paga di maggio, ovvero quella che si incasserà a giugno, i lavoratori dipendenti che hanno un reddito annuo compreso tra 8 e 24 mila euro vedranno lievitare il loro stipendio mensile di 80 euro. E’ il bonus Irpef promesso e varato dal Governo Renzi, un aiuto concreto per le famiglie in difficoltà che però sembra non soddisfare.

Infatti, da questo bonus sono state escluse alcune delle categorie di lavoratori più deboli, come gli incapienti, e soprattutto le Partite Iva, categoria, questa, già piuttosto pressata dalle tasse che erodono una larga parte del loro guadagno.

Per queste due categorie, al momento, nessun bonus o taglio delle tasse, ma solo la promessa che la loro situazione verrà attentamente studiata al fine di trovare una soluzione nella seconda parte dell’anno, dopo le elezioni europee.

Ma non sono solo gli esclusi dal Bonus Irpef a far montare le polemiche su questo provvedimento del Governo Renzi: a far discutere sono le coperture, ovvero la fonte delle risorse economiche che serviranno per il taglio dell’Irpef.

► Bonus Irpef, servirà per pagare le tasse

Infatti, se da un lato le famiglie economicamente più deboli avranno un piccolo incentivo di 80 euro al mese – e per sempre – una larga fetta di famiglie che ha messo da parte un po’ di risparmi si troverà a pagare il 6% in più di aliquota per la tassa sulle rendite finanziarie, che è passata dal 20 al 26%.

Oltre alle famiglie, anche le imprese saranno chiamate a fare la loro parte per le coperture (anche se è stato previsto il taglio dell’Irap): da un lato potrebbe sparire la possibilità per le imprese di pagare la rivalutazione dei beni d’impresa in tre rate e, dall’altro, per le aziende agricole si prospetta un salasso piuttosto consistente a causa di una revisione della lista dei terreni agricoli esenti dal pagamento dell’Imu.

 

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